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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2011 alle ore 09:20.
Il Pil italiano dovrebbe continuare a registrare una performance a metà strada tra i paesi europei "core" e quelli altamente indebitati dell'Eurozona periferica. Le debolezze strutturali e di lungo corso continueranno a deprimere la crescita potenziale, che noi stimiamo attorno all'1% anno su anno. Il tasso di disoccupazione potrebbe aumentare quest'anno all'8,8% per poi calare all'8,5% nel 2012.
La crescita italiana continuerà a dipendere dal contesto internazionale, perché la domanda interna – e soprattutto i consumi delle famiglie – rimarranno contenuti a causa della scarsa crescita del reddito e l'impatto di ulteriori strette della politica fiscale. Il rischio politico è aumentato di recente e potrebbe portare a elezioni anticipate quest'anno. Ma riteniamo che questo non cambierà in maniera sostanziale l'impostazione di rigore e disciplina della politica fiscale. Il deficit/Pil potrebbe risultare del 4,7% nel 2010 come nel 2011 e iniziare a calare nel 2012 al 4 per cento. Il debito/Pil rischia di salire fino al 121,2% nel 2012.