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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2011 alle ore 09:20.
L'Italia non è un paese periferico ma non è neanche uno stato "core": sta nel mezzo, da un punto di vista dei fondamentali. Il 2011 sarà un test importante perché metterà alla prova la capacità del sistema-Italia di respingere l'ondata del contagio, che è anche di natura psicologica. La situazione politica italiana resta incerta e c'è da aspettarsi che il mercato richieda il pagamento di un addizionale premio sul rischio politico.
L'Italia ha un peso sistemico rilevante nell'eurozona e per questo sarà protetta contro il rischio contagio, più di quanto non sia accaduto ai periferici più piccoli. Questo non rende l'Italia immune dalle pressioni del mercato ma meno esposta alle difficoltà nel raccogliere fondi. In virtù di una base domestica di investitori molto solida, uno "sciopero" della domanda sui titoli di stato è meno probabile che in paesi dove i titoli del debito sono detenuti da stranieri. Nonostante le note carenze strutturali, l'Italia è messa meglio da un punto di vista fiscale, il deficit sulle partite correnti è basso, la leva del debito privato è contenuta e il sistema bancario è sano.