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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2011 alle ore 09:20.
Slow motion. Questa è in estrema sintesi l'Italia. La crescita ha registrato una forte decelerazione nel 2010 e potrebbe continuare a rallentare, ma solo nel breve termine. La crescita delle esportazioni potrebbe tornare in accelerazione agli inizi di quest'anno.
Ma la domanda interna prevedibilmente resterà debole: la crescita dei consumi è frenata dall'alto livello di incertezza e un calo ulteriore della crescita del reddito disponibile. Le statistiche ufficiali sulla disoccupazione sottostimano il deterioramento che si è verificato nel mercato del lavoro. La stretta fiscale, che equivale all'1,6% del Pil in due anni, sarà un ulteriore freno alla crescita. L'incertezza politica è destinata a permanere e l'esito di eventuali elezioni anticipate è difficile da prevedersi. L'opzione di un governo ad interim, guidato da Tremonti, Monti o Draghi resta: questi tre candidati godono di un'elevata credibilità sui mercati e questo dovrebbe limitare le implicazioni negative dell'incertezza politica.