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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2011 alle ore 08:09.
Secondo Bruno Vitali, segretario nazionale della Fim «l'alta affluenza fa ben sperare per il si. Rispetteremo l'esito qualunque sia». Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm sottolinea che «non si è mai verificata una percentuale così alta, segno che i lavoratori sono consapevoli che é in discussione il loro destino».
Il comitato per il no: se vince il si come Charlot in Tempi moderni
«Al montaggio ci aspettiamo che prevalga il no», sostiene Rocco Moscato, portavoce del comitato spontaneo per il no nato in questi giorni tra i lavoratori delle carrozzerie. Moscato, che assisterà alle operazioni di scrutinio in qualità di osservatore, ha spiegato che il no potrebbe vincere «perché la nuova tempistica lavorativa, definita dalla Fiat per la catena di montaggio, costringerà i lavoratori come Charlot in Tempi Moderni»
Berlusconi, «a vincere sarà il buonsenso»
Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, si è invece detto convinto che con la vittoria del no la situazione sarebbe «sostanzialmente irreversibile il giorno dopo» con il rischio di perdere un investimento «decisivo per l'intera filiera dell'auto italiana». Sul risultato del voto regna l'incertezza anche se prevale la fiducia su un risultato positivo. «Penso che vinceranno i sì con percentuale piuttosto elevata e che quindi vincerà il buonsenso» - ha detto questa mattina il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi mentre in quella parte del sindacato che ha firmato l'accordo (Fim,Uilm, Fismic e Ugl mentre Fiom e Cobas hanno detto no) c'è ottimismo sulla vittoria del sì ma non ci si sbilancia sulle percentuali.
«I lavoratori che voteranno sì, che sono fiducioso saranno la maggioranza, non solo voteranno con la schiena dritta al pari degli altri ma daranno prova di buonsenso e di avere sale nella zucca» ha detto il numero uno della Fim, Giuseppe Farina rispondendo alle dichiarazioni di Luigi de Magistris (Idv) di «autocertificazione di schiavitù». «È un referendum importante - ha detto il leader della Uilm Rocco Palombella - ma dal risultato incerto. Sono comunque fiducioso che la maggioranza dei lavoratori voterà si. Non credo la percentuale sia molto ampia».