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Questo articolo è stato pubblicato il 07 febbraio 2011 alle ore 10:41.
Crescita migliore delle attese per il prodotto interno lordo indonesiano. Nel quarto trimestre la ricchezza prodotta dal più grande stato-arcipelago del mondo è infatti cresciuta del 6,9%, più del 5,8% registrato nella frazione a settembre e più di quanto avenano previsto gli analisti (+6,3%). Nell'intero 2010 il tasso di crescita dell'economia indonesiana si è attestato al 6,1% (molto di più del 4,6% segnato nel 2009) confermando il Paese membro del G20 come una delle economie asiatiche in più rapida crescita. Alla base dell'aumento del Pil, l'Istituto centrale di statistica mette il dinamismo delle esportazioni e degli investimenti.
Il ritmo della crescita rinfocola però i timori sui prezzi. Tanto che, per contrastare le crescenti pressioni inflazionistiche, la banca centrale ha alzato venerdì scorso di un quarto di punto i tassi di interesse, portandoli al 6,75%. Una decisione attesa dalla maggior parte degli analisti, che ritengono rimanga comunque un'iniziativa isolata in quanto l'aumento dei prezzi alimentari è destinato ad attenuarsi.
Il buon momento della congiuntura indonesiana è anche testimoniato dalla decisione presa il mese scorso da Moody's di migliorare il rating dell'Indonesia, portandolo al livello più alto dal periodo della crisi asiatica del 1997. L'agenzia ha alzato la soglia a "Ba1" da "Ba2", appena sotto il livello di investment grade. Il livello del rating ora è analogo a quello della Grecia ed appare in linea con quello formulato dall'altra agenzia di rating, Fitch.