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Economia Politica economica

L'abc del rilancio dell'economia in sette voci

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Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2011 alle ore 16:45.

Diventa più facile avviare un'impresa e l'accesso agli incentivi sarà più semplice e mirato, con il tentativo di fare ordine tra le 1.400 leggi regionali attualmente esistenti. È questo il cuore degli interventi per la crescita varati oggi dal Consiglio dei ministri che prevedono anche il rilancio del piano per il Sud e del Piano casa e il disco verde a 100 milioni di fondi Fas da destinare alla banda larga.

Fumata nera invece per il disegno di legge sulla concorrenza, che era all'ordine del giorno del consiglio dei ministri di oggi nell'ambito del piano di rilancio dell'economia, ma che non è stato approvato, come anticipato dal Sole 24 Ore. Arriverà invece il testo unico delle leggi fiscali: «Vogliamo mettere mano all'approvazione di vari testi unici», ha detto il premier Sivlio Berlusconi, e «abbiamo l'ambizione di produrre un codice delle leggi fiscali». Un obiettivo sul quale il governo si impegnerà presto. Ecco un rapido Abc della ricetta economica del governo per il rilancio dell'economia.

Riforma incentivi
Il testo di riforma degli incentivi è stato approvato all'unanimità in Cdm. Il decreto legislativo taglia drasticamente le norme esistenti (110 nazionali e 1.400 regionali) e puntella il riordino degli incentivi in tre categorie: gli incentivi automatici (con preferenza per l'utilizzo di strumenti di fruizione quali buoni o voucher); bandi per il finanziamento di programmi organici e complessi; procedure negoziali per il finanziamento di grandi progetti d'investimento (oltre i 20 milioni di euro). Gli interventi a sostegno del sistema produttivo - spiega la relazione illustrativa - sono definiti con un decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze, con cui si individuano con cadenza triennale gli obiettivi da perseguire, le tipologie di interventi da attuare, le risorse da assegnare ai singoli obiettivi. La programmazione è quindi specificata mediante un decreto annuale del ministro Romani, di concerto con il Tesoro, che individua gli interventi da adottare e le risorse destinate a ciascuno di essi. Particolare attenzione va alle Pmi cui è destinato il 50% delle risorse. Le risorse destinate alle misure abrogate confluiscono dall'esercizio 2012 in un unico Fondo, nello stato di previsione del ministero dello Sviluppo economico, per permettere una flessibilità nell'uso dei finanziamenti necessaria all'attuazione della programmazione. Al Fondo confluiscono anche le risorse assegnate dal Cipe allo sviluppo economico nell'ambito del riparto del Fondo per le aree sottoutilizzate. Queste risorse sono destinate per l'85% alle regioni del Mezzogiorno e per il 15% alle regioni del Centro Nord. La data di entrata in vigore del decreto legislativo è il primo gennaio 2012.

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Tris di modifiche alla Costituzione

Via libera alla riforma degli incentivi e alla libertà d'impresa in Costituzione. Bersani: solo un'operazione di distrazione

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legislativo per il riordino del sistema degli

Nuovi incentivi al traguardo, riforma per 100 leggi nazionali e 1.400 norme regionali

Dopo mesi di sosta è sul trampolino di lancio lariforma degli incentivi, che sarà discussa

Tags Correlati: Altero Matteoli | Angelino Alfano | Banca europea per gli investimenti | CDP | Cipe | Consiglio dei Ministri | Iva | Ministero dello sviluppo economico | Ministero del Tesoro | Paolo Romani | Pubblica Amministrazione | Raffaele Fitto | Sivlio Berlusconi | Sud

 

Iva e Irap
Via libera anche un disegno di legge che predispone interventi di natura tecnica tesi ad adeguare l'ordinamento fiscale agli indirizzi indirizzi europei. In materia di Iva, in particolare, viene prevista: la non imponibilità delle cessioni di navi adibite alla navigazione in alto mare, di navi da guerra e delle prestazioni di servizi ad esse inerenti. Viene adeguata la normativa vigente in materia di territorialità dell'Iva e di lotta alle frodi fiscali. Sono recepite le direttive 2009/162 in materia di sistema comune dell'imposta sul valore aggiunto e 2009/69, in materia di Iva all'importazione. Per l'Irap invece si abbandona la deducibilità fissa del 10% su Ires e Irpef per tenere conto delle differenze tra settori produttivi e territori.

Libertà d'impresa
Tre le modifiche alla Costituzione per il rilancio della libertà d'impresa. Prima modifica all'articolo 41 della Carta costituzionale, che prevede, in sostanza, come «sia permesso tutto ciò che non sia espressamente vietato dalla legge». Nella nuova versione dell'articolo si sottolinea inoltre che l'attività economica non può svolgersi in contrasto «con gli altri principi fondamentali della Costituzione». Ecco la nuova formulazione: «L'attività economica privata è libera ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale, con gli altri principi fondamentali della Costituzione o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana». Modificato anche l'articolo 97 Cost, sulle pubbliche funzioni. «Le pubbliche funzioni sono al servizio del bene comune», è scritto nella modifica dell'articolo 97 della Costituzione. Viene poi espressamente indicato il riconoscimento del merito e della capacità nella carriera degli impiegati pubblici. Il nuovo testo: «Le pubbliche funzioni sono al servizio del bene comune. L`esercizio anche indiretto delle pubbliche funzioni è regolato in modo che ne siano assicurate efficienza, efficacia, semplicità e trasparenza». Le pubbliche amministrazioni sono organizzate secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l`imparzialità dell`amministrazione. Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso pubblico, salvo i casi stabiliti dalla legge. La carriera dei pubblici impiegati è regolata in modo da valorizzarne la capacità e il merito». L'ultima modifica riguarda l'articolo 118 della Costituzione: «Gli enti locali non devono solo favorire ma anche garantire l'autonoma iniziativa». Nella nuova formulazione del comma 4 è scritto che: «Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni garantiscono e favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà».

Piano per il Sud
Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato l'attuazione del Piano per il Sud «con una tabella di marcia ben precisa», come ha assicurato il ministro Raffaele Fitto. Entro febbraio si chiuderà la discussione con la Commissione europea per accelerare la spesa dei fondi comunitari. Poi ci sarà una chiusura definitiva della ricognizione delle vecchie risorse. Entro il 28 febbraio la chiusura del confronto con le regioni e dal 1° marzo l'approvazione delle delibere Cipe sui programmi nazionali e regionali. Per arrivare entro il 30 aprile e avere subito dopo la sottoscrizione del contratto istituzionale per lo sviluppo all'interno del quale dare concreta attuazione» al Piano Sud. Fitto ha anche indicato che «nei prossimi giorni procederemo con revoche di finanziamento e definanziamenti su interventi che da diversi anni non fanno passi avanti».

Piano casa
Partirà più velocemente il Piano casa. Lo ha assicurato il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, anche perchè il problema è che attualmente in molte regioni ci sono norme che «non consentono per il 60% delle case gli ampliamenti». Matteoli ha sottolineato anche che si procede su infrastrutture come la Salerno-Reggio (440 Km complessivi, di cui 200 già aperti al pubblico, 170 finanziati e appaltati e un piccolo tratto in provincia di Cosenza definito il «più difficile»), la Cisa o il Mose a Venezia per il quale, ha detto, «speriamo già dal 2013 si aprano le prime paratie». Il piano per le infrastrutture verrà realizzato e «nei prossimi giorni si insedierà un tavolo» che consentirà un'accelerazione. Matteoli ha anche evidenziato che molto verrà fatto anche grazie al finanziamento per 15 miliardi ottenuto con la banca europea per gli investimenti.

Sì a semplificazioni in materia edilizia
Calderoli ha annunciato anche l'arrivo di misure per semplificare le procedure nell'edilizia. «Abbiamo avviato l'esame di un provvedimento che avrà le caratteristiche di necessità e urgenza con misure semplificative rispetto ad una serie di problemi che hanno rallentato la crescita del Paese». Verranno semplificate - ha assicurato Calderoli - le procedure in materia di appalti, di contenziosi che bloccano le grandi opere, interventi in edilizia privata e pubblica, completando il quadro del Piano Casa». E ha annunciato che «verranno rimossi gli ostacoli trovati sul percorso» e che ci sarà «un interevento molto importante a tutela dei beni culturali».

Banda larga
Sono in arrivo anche 100 milioni di risorse di fondi Fas per la banda larga, per colmare il digital divide, come ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, al termine del consiglio dei ministri. «Inizia oggi il percorso della banda larga» ha sottolineato Romani. «Abbiamo deciso insieme a Tremonti - ha aggiunto - 100 milioni di fondi Fas per la banda larga», in un un arco temporale breve, «entro metà del prossimo anno». E nel progetto si inserisce anche la Cassa depositi e prestiti che investirà sia in equity sia in finanziarmenti «nel progetto di banda ultralarga a 100 Megabit per portarla almeno al 50% degli italiani». Un progetto che, ha specificato il ministro, «vale 8,3 miliardi, comporterà l'apertura di 3mila cantieri che daranno lavoro a 30mila persone».

Smaltire arretrato civile
Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità un disegno di legge per smaltire l'arretrato delle cause civili pendenti (circa 6 milioni). «Con la riforma del processo civile e con l'informatizzazione - ha spiegato il ministro della Giustizia Angelino Alfano - nel 2010 i tribunali hanno smaltito 200mila cause in più rispetto a quelle entrate. Rimane però lo zaino di piombo dell'arretrato che incide sulla competitività del Paese». Il disegno di legge, approvato oggi dal cdm, prevede: 1) i vertici degli uffici giudiziari devono preparare ogni anno un piano con i numeri di smaltimento degli arretrati; 2) in appello e in cassazione vi deve essere una istanza delle parti per ravvivare la volontà delle parti di definire. Altrimenti, entro un dato termine, la causa sarà considerata estinta; 3) la motivazione delle sentenze deve essere breve e rapida. La parte che dovesse ritenersi insoddisfatta, potrà richiedere la motivazione estesa; 4) i vertici degli uffici giudiziari potranno chiedere l'aiuto di giovani laureati in giurisprudenza. Questo anno di lavoro varrà per i giovani come pratica legale o come scuola di specializzazione o come dottorato di ricerca. Alfano ha ricordato infine che dal 20 marzo entrerà in vigore la mediazione civile che ridurrà il numero della cause.

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