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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2011 alle ore 19:36.
La Cina ha acceso la freccia e sorpassa il Giappone. Oggi è il giorno del grande sorpasso: alle 8.50 ora di Tokyo, poco dopo la mezzanotte in Europa, l'istituto di statistica giapponese ha diffuso i dati del Pil dell'ultimo trimestre 2010 e ed è diventato realtà ciò che molti prefigurano da giorni: l'economia cinese (cresciuta nel 2010 del 10,3%) ha scavalcato quella giaponese nella classifica mondiale, al secondo posto dopo gli Stati Uniti.
Il Pil del Giappone, in termini nominali, è risultato pari a 5.474,2 miliardi di dollari, secondo le statistiche pubblicate a Tokyo. Il governo giapponese precisa che il Pil della Cina ha raggiunto dal suo canto l'equivalente di 5.878.6 miliardi di dollari. L'economia cinese ha superato i suoi vicini nel 2010 e diviene la seconda più grande del mondo, dietro gli Stati Uniti, un posto che era invece stato occupato dall'economia giapponese fin dal 1968.
La Cina ha da anni un tasso di crescita vicino o superiore al 10%, ma il suo aumento del Pil nel 2010 è stato del 10,3%. Pesantemente colpita dalla recessione globale nel 2008 e 2009, l'economia del Giappone si è ripresa nel 2010, la crescita ha raggiunto il 3,9%, ma questo risultato non permette a Tokyo di mantenere la sua seconda posizione di fronte alla rapida ascesa della Cina. Il neo ministro dell'Economia e delle Politiche Fiscali di Tokyo, Kaori Yosano, ha ammesso che «è meritevole di lode» la realizzazione economica di Pechino, grazie agli sforzi compiuti da governo e popolazione. Secondo il ministro la forte crescita della Cina «porterà anche qualche beneficio all'economia nipponica».
Ma un giapponese guadagna 10 volte di più di un cinese
Il Giappone, pur cedendo la seconda piazza mondiale alla Cina, resta comunque 10 volte più ricco del vicino asiatico, come dimostrano i dati del Pil pro capite diffusi dal Fondo monetario internazionale. Secondo i dati non ancora ufficiali nel 2010 ogni cinese ha guadagnato circa 3.600 dollari, contro una cifra dieci volte più alta dei giapponesi.