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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2011 alle ore 06:41.
MILANO
Dopo un 2009 da dimenticare e un 2010 che non ha lasciato grandi speranze di recupero agli operatori del settore, quest'anno per il turismo si prospetta ancora una leggera sofferenza con cali di fatturato (-1,5%) e presenze (-5%) a fronte però di un incremento dei prezzi degli alberghi tra il 3 e il 5%. Le previsioni – alla vigilia della Bit, la Borsa internazionale del turismo che apre oggi a Fieramilano – arrivano da Aureliano Bonini, presidente di Trademark Italia. «Non siamo ancora fuori dal tunnel – spiega Bonini – e per una ripresa si dovrà aspettare il 2012. L'incertezza economica e occupazionale pesa sul turismo e a risentire di più quest'anno saranno le regioni del sud. Il calo del giro d'affari del settore è dovuto soprattutto al risparmio sulle spese extra-alberghiere visto che la flessione delle presenze in albergo sarà compensata dall'incremento dei prezzi dei soggiorni».
Se caleranno i pernottamenti, gli arrivi si manterranno sui livelli del 2010, anno che si è chiuso con un fatturato di circa 150 miliardi di euro (pari al 12% circa del Pil), compreso l'indotto, con 2,4 milioni di addetti (pari al 10% circa della forza lavoro italiana), di cui l'80% viene impiegato nelle aziende ricettive, secondo i dati che saranno presentati da Trademark Italia domani durante la serata di gala per il premio Excellent – ideato da Mario Mancini, presidente della casa editrice Communication Agency, e promosso dal magazine Master Meeting – dedicato a chi ha contribuito a rilanciare il prodotto Italia nel mondo.
I dati Istat sul 2010 non sono rosei: rispetto al 2009 si registra una diminuzione del numero di viaggi (-12,4%) e del numero di pernottamenti (-7,8%). In particolare i viaggi per vacanza, che pesano per l'87,4% sul totale, mostrano una flessione (-11,4%) dovuta alla consistente diminuzione delle vacanze brevi (-18,7%), confermando la dinamica già segnalata nel 2009. Si riducono del 13,4% gli spostamenti interni, che rappresentano l'81,7% del complesso dei viaggi, mentre gli spostamenti verso l'estero sono stabili.
Tuttavia, secondo le rilevazioni Isnart-Unioncamere – che saranno presentate oggi alla Bit – per il primo quadrimestre del 2011 cresce del +14,1% la quota di italiani che andranno certamente in vacanza entro aprile. Tra certi e indecisi, i probabili vacanzieri dei primi quattro mesi del 2011 (circa un quarto della popolazione), sceglieranno prevalentemente destinazioni italiane (57,6%).