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Questo articolo è stato pubblicato il 18 febbraio 2011 alle ore 06:41.
ROMA
Integrazione tra tecnologie avanzate e innovazione dei servizi. Per tentare percorsi nuovi nei settori più diversi: logistica, turismo, agroalimentare, editoria e design. E creare modelli virtuosi da riprodurre, vendere, esportare. In questi tre semplici passaggi c'è il lavoro svolto da un panel di venti esperti che, all'inizio del 2010, ha preso dalla direzione Industria della Commissione europea l'incarico di definire i passaggi necessari per veicolare l'innovazione nel settore dei servizi. Nel gruppo per l'Italia ha lavorato Stefano Pileri, presidente di Confindustria servizi innovativi e tecnologici. Da questo impegno degli ultimi dodici mesi è scaturita una selezione di trenta casi di eccellenza, provenienti da tutto il territorio dell'Ue. Cinque di loro sono italiani.
I progetti riguardano settori molto diversi e, come spiega il vicepresidente vicario di Confindustria servizi innovativi, Ennio Lucarelli, «sono veri e propria accelleratori dell'innovazione replicabili in altre situazioni». Alcuni in ambiti classici, come l'agroalimentare. È il caso di "storevaltellina.it", un portale internet nato allo scopo di creare un canale commerciale, rivolto soprattutto ai turisti stranieri, per i prodotti tipici dell'area montana. «In Valtellina - racconta Fabio Moro, amministratore delegato del pastificio Chiavenna - abbiamo sei "dop". Ma abbiamo pochissimi rapporti con l'estero: esportiamo appena il 13% del pil. Abbiamo deciso di mettere online lo scorso ottobre un negozio elettronico che ci permettesse di far arrivare i nostri prodotti in tutta Europa».
Un'idea, quella dei servizi integrati per il turismo, che torna nel progetto "Card", messo a punto da Trenitalia. Si tratta di una carta magnetica che permette di acquistare tramite cellulare biglietti ferroviari, tagliandi per musei e trasporto pubblico locale.
Nel settore della logistica è stato premiato il servizio "City logistics" del Comune di Parma. Con questo sistema da aprile del 2008 è stata creata una piattaforma unica per la distribuzione nel settore agroalimentare. «Prima dell'avvio di questo progetto - dice Alessandra Raffone, responsabile progetti innovativi di Almaviva Tsf - ciascun fornitore in città si muoveva per conto proprio». Aumentando il traffico e le emissioni. Il Comune, allora, ha deciso di creare un centro di logistica unico, coordinato da un software sviluppato da Almaviva, in grado di definire ordini, percorsi e carichi dei veicoli, ovviamente tutti a metano, e verificandone la posizione tramite Gps.