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Questo articolo è stato pubblicato il 21 febbraio 2011 alle ore 08:16.
Per tutto il XX secolo fu il pilastro economico, ma anche strategico, della supremazia continentale Usa. Perfino la marina nipponica, durante la II Guerra mondiale, progettò un attacco alle sue chiuse per bloccare il transito della US Navy. L'eventuale blocco del canale costringerebbe al periplo del Sud America (15.000 km di rotta in più). Il limite del canale è proprio questo: tra le maggiori unità Panamax (ca. 90mila tonnellate) rientrao tutte quelle militari (portaerei comprese), ma sempre meno quelle civili, la cui stazza è in continuo aumento. Per ovviare al problema sono stati avviati grandiosi lavori di allargamento (costo: 5,25 miliardi di $, in gran parte di orgine cinese), da ultimare entro il 2014.
Al termine transiteranno navi fino a 200mila tonnellate, comprese le più grandi portacontainer. Il traffico (quasi per nulla petrolifero: poco più di 0,6 mb/g) dovrebbe salire dalle 14-15mila unità attuali, per il 60% dirette o provenienti dagli Usa, a 18-20mila l'anno.