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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2011 alle ore 08:34.
A.A.A.Piccola azienda del settore "produzione di strutture in carpenteria metallica" cerca un fabbro finito-saldatore con i seguenti compiti: tagliare, piegare, forare, saldare ferro e acciaio per scale, cancelli, inferriate, parapetti. Sede di lavoro: Vanzago. Richiesta esperienza più che solida. Contratto proposto: indeterminato. A.A.A. cercasi operaio tecnico con nozioni di idraulica, elettrica e frigorista. Esperienza di almeno due anni. Sede di lavoro: Verona. Contratto proposto: a tempo indeterminato.
Nelle bacheche degli intermediari per il lavoro ricominciano a spuntare annunci per rimpolpare le fila dei dipendenti dell'industria manifatturiera, duramente indebolita dalla crisi. In attesa delle stime dell'Istat sull'andamento generale dell'occupazione a gennaio, che saranno pubblicate domani, arrivano timidi segnali di risveglio dal settore produttivo che dal 2007 a oggi ha perso oltre 400mila addetti.
Secondo l'indice Job Dynamix di Nielsen, che passa al setaccio le inserzioni pubblicate su carta stampata e online, a gennaio sono state avviate 5mila ricerche di operai generici e specializzati (il 43% in più rispetto a gennaio 2009). Quota che arriva a 10mila, a detta del portale di recruiting online Infojobs, se si considerano tutte le posizioni riconducibili al settore produttivo. «Un dato confortante - spiega il managing director Vittorio Maffei - arriva dal canale primo lavoro: le offerte legate al mondo dell'industria hanno raggiunto quota mille, dopo un lungo periodo di calo. Tutto ciò indica che il settore ricerca sia profili esperti o formati sia giovani sui quali investire». La figura più ricercata, secondo Infojobs, è l'operaio addetto al confezionamento, che a gennaio si trovava anche tra i primi dieci job title per quanto riguarda le candidature ricevute. Seguono carrellisti, magazzinieri e operai generici.
Anche Monster.it conferma i segnali di risveglio dell'industria: «Nel giro di un anno - dice il country manager per l'Italia Nicola Rossi - le opportunità di lavoro sono aumentate del 49% e registriamo casi di aziende che non riescono a trovare figure iper specializzate da impiegare in aree di nicchia, come i periti ottici». Parlare di vera è propria ripresa però è prematuro, come confermano le agenzie per il lavoro. «Ci sono ancora aziende che chiudono, o rinnovano la cassa integrazione - sottolinea Cristiano Ianna, direttore generale di Metis - e anche se la fase più critica della crisi è passata, non si assiste per ora a una ripresa robusta delle assunzioni nella manifattura». Il clima di fiducia del settore, in base ai dati Istat pubblicati la scorsa settimana, a febbraio è in leggero calo rispetto al valore di gennaio (103 contro 103,4): peggiorano le attese di produzione, ma le aspettative sull'occupazione risultano in lieve miglioramento. «Nel metalmeccanico - osserva Marco Maggi, responsabile corporate identity di Obiettivo Lavoro - assistiamo a nuove assunzioni di saldatori a filo, disegnatori e progettisti, indice di una ripartenza qualitativa da parte delle aziende del settore».