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Questo articolo è stato pubblicato il 21 marzo 2012 alle ore 06:47.

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MILANO
Dal 1914 si svolgeva a Milano. Ora si cambia.
Per l'esposizione internazionale del ciclo la 70esima edizione è quella della svolta, con il passaggio dal capoluogo lombardo a Verona. L'associazione di categoria, l'Ancma, da tempo premeva per dare maggiore visibilità al settore, separando l'evento ciclistico dal più ampio e affermato salone del motociclo, che a detta di molte aziende del comparto fagocitava le due ruote a pedali per visibilità e attenzione da parte dei media.
«Verona e il Veneto in generale hanno una grande tradizione in questo settore – spiega il presidente di VeronaFiere Ettore Riello – c'è una grande sensibilità per il prodotto e anche la stessa città, in fondo, è più a misura di "pedale" rispetto a Milano. Ho parlato con gli espositori, sono tutti molto carichi, ora spetta a noi valorizzare il comparto e proporre nuove occasioni di business».
Se Verona sorride, non altrettanto può fare Milano, che tuttavia si consola con due "acquisti" importanti: pochi giorni fa l'arrivo di Solarexpo, che trasloca proprio da Verona, ieri l'acciaio di Made in Steel, che lascia Brescia (si veda altro articolo in pagina) per approdare nel 2013 nel capoluogo lombardo.
«Nelle gare si vince e si perde – spiega l'ad di Fiera Milano Enrico Pazzali – mi pare che in fondo si tratti di sana competizione tra concorrenti. L'importante è che le aziende trovino maggiori occasioni di business, l'augurio è che il settore possa trarre beneficio dal cambiamento. In alcuni casi è vincente proporre una piattaforma internazionale e globalizzata, come Milano, in altri casi può essere preferibile un maggiore legame con il territorio e con i distretti». E le aziende, che sviluppano nel comparto un miliardo di ricavi con 11mila addetti, a giudicare dalle valutazioni dell'associazione di categoria credono fortemenente nella scelta di Verona. «Con la prossima edizione di Eica si apre un nuovo ciclo – spiega il direttore generale di Confindustria Ancma Pier Francesco Caliari – abbiamo scisso il mondo della moto da quello della bicicletta perché la bici oggi sta sperimentando nuovi territori e questa fiera vuole essere rappresentativa del nuovo cambiamento».
I dati del resto confermano l'interesse del territorio nei confronti di questo mezzo di trasporto: il Veneto, assieme a Trentino Alto-Adige ed Emilia-Romagna, è leader per le infrastrutture e le strutture ciclabili mentre il 41% di vendite di bici e accessori avviene nei negozi del Nord-Est. E per certi versi il Veneto era già terreno di caccia per le aziende del settore, con la rassegna Expobici di Padova in forte crescita negli ultimi anni e che ora dovrà rimboccarsi le maniche per affrontare la nuova concorrenza locale sull'evento, in arrivo dal 15 al 17 settembre.
Resta, sullo sfondo, la crescente competizione tra fiere, in particolare per gli eventi non gestiti direttamente dagli enti espositori. Ciascuno cerca di catturare business ma con una così alta polverizzazione del settore è difficile ragionare in un'ottica di sistema.
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