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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2012 alle ore 21:32.

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L’euro attende il suo verdettoL’euro attende il suo verdetto

La creazione dell’euro appena un decennio fa rappresentava un esperimento coraggioso e straordinario. Oggi, l’esito – se l’euro sopravvivrà e se gli europei faranno bene a mantenerlo – è fortemente in discussione. Ma se l’Eurozona dovesse sopravvivere, prometterebbe grandi vantaggi ai Paesi membri, e forse al mondo intero.

L’euro è una valuta fissa tra gli Stati membri: i Paesi che vi aderiscono hanno chiuso a chiave il tasso di cambio iniziale rispetto alle valute preesistenti e hanno poi gettato quelle chiavi in un vasto prato. Al momento un numero crescente di europei sta perlustrando l’area alla disperata ricerca di quelle chiavi.

L’euro condivide importanti caratteristiche con le versioni del vecchio gold standard (o sistema monetario aureo), in base al quale i Paesi fissavano il tasso di cambio per tutte le coppie di valute rispetto al valore dell’oro. Oggi alcuni sono dell’idea che il gold standard sia stato sinonimo di stabilità economica e finanziaria. Ma questo è in totale contraddizione con i dati storici: l’era del gold standard è ricca di cicli di boom-bust alimentati dagli eccessivi indebitamenti da parte di governi, imprese, privati.

Esistono tre differenze tra l’euro e il gold standard, nessuna delle quali sembra particolarmente rassicurante al momento.

Innanzitutto, il presupposto centrale del gold standard era la quantità limitata di oro nel mondo; non se ne può creare o scoprire altro, almeno non rapidamente. La Banca centrale europea può invece creare più euro se lo desidera. I Paesi non possono restare senza liquidità, dal momento che la Bce può sempre fornire altro denaro.

Ma i governi e gli investitori lo sanno, e il risultato è un rapporto debito/Pil di gran lunga più elevato rispetto a quanto sarebbe stato possibile con il gold standard. L’Eurozona nel suo complesso registra un rapporto debito/Pil del 90%, decisamente elevato rispetto a qualsiasi standard.

Tali livelli di debito sono sostenibili fintanto che gli investitori continueranno a dare per scontato che un altro salvataggio è proprio dietro l’angolo. Ma se la Bce minaccia di tagliare gli alimenti – ad esempio, perché un governo non soddisfa quella che i tedeschi considerano una buona policy economica – tutto il castello di carte potrebbe crollare.

In secondo luogo, i mercati finanziari sono diventati enormi rispetto a qualsiasi cosa vista con il gold standard. Le banche europee potevano crescere in gran parte perché si presumeva che i rispettivi governi le sostenessero. Ora non solo queste banche sono ampie rispetto ad alcune economie nazionali, ma la qualità del credito pubblico viene messa in discussione in tutta la periferia dell’Eurozona – inclusa l’Italia. Il termine risk-free asset è diventato un ossimoro nell’Europa contemporanea.

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