Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 novembre 2012 alle ore 17:31.

My24

I Cinesi, dal canto loro, si lamentano delle pratiche commerciali straniere e portano avanti alcune cause legali (per esempio, una lunga ) presso la OMC, dove proliferano le cause promosse contro la Cina dagli altri paesi. Tutte le parti, tuttavia, devono tenere conto che la Cina è troppo importante per l’economia globale e per l’intero sistema commerciale per consentire che si perda il controllo di tali controversie.

Nel frattempo, il rallentamento economico della Cina –esito dell’indebolimento del sistema economico globale, e degli sforzi compiuti per calmierare l’inflazione del paese ed i mercati azionari in via di surriscaldamento- rischia di frenare il ritmo di creazione di posti di lavoro per i milioni di persone che si spostano ogni anno dalla povertà delle aree rurali verso la maggiore prosperità delle aree urbane in espansione nel paese. E questo si verifica in un momento in cui il ritmo di apertura del mercato e la riduzione del controllo statale hanno subito un rallentamento, dopo le riforme sostanziali messe in atto con l’ufficio dell’ex presidente Jiang Zemin e dell’ex premier Zhu Rongji. Anche se, attraverso dichiarazioni pubbliche ed all’interno del 12° Piano Quinquennale, l’uscente presidente Hu Jintao ed il premier Wen Jiabao hanno attaccato gli accordi riformisti, all’interno del paese molti sono gli scontenti –tra cui, a quanto pare, Jiang.

Così, sono sotto stretta osservazione i segnali del presidente entrante Xi Jinping ed il premier Li Keqiang riguardo a quanto hanno intenzione di fare. Nel mondo degli affari e di governo. è raro che un successore subentri al leader in carica, ormai da anatra zoppa scoprendo le proprie carte, cosicché nessuno può dire con certezza se la nuova leadership spingerà per un salto riformista in avanti o cercherà di mantenere lo status quo.

Oltre ad un nuovo presidente e ad un nuovo premier, sono stati nominati altri membri del Comitato Permanente dell’Ufficio Politico, e si è colmata una vasta gamma di posizioni ministeriali. Con il sistema cinese del sopra o fuori utilizzato per gli alti dirigenti, coloro che non sono promossi verranno sostituiti. Dal nuovo governatore della Banca Popolare Cinese al consiglio dei ministri ed alle principali autorità di regolamentazione, la nuova coalizione ha la possibilità di far avanzare la Cina mediante la promozione della concorrenza, la diminuzione del potere delle imprese statali, l’incremento del consumo delle famiglie, e la riduzione del ricorso alle esportazioni.

All’inizio di quest’anno, il Centro di Ricerca per lo Sviluppo della Cina del Consiglio di Stato e la Banca Mondiale hanno emesso un riguardo alle potenzialità e alle sfide per l’agenda politica cinese. Essi hanno concluso che la Cina dovrebbe completare la sua transizione verso un’economia di mercato attraverso le riforme riguardanti il territorio, il lavoro, il sistema finanziario, le imprese. L’apertura dei mercati ad una maggiore concorrenza ed il riequilibrio del ruolo del governo e dei mercati rappresentano le strategie più promettenti per ottenere condizioni di alto reddito nei prossimi decenni. Per Xi e Li sarebbe difficile trovare un quadro migliore nel momento in cui iniziano a fornire il loro imprinting alla scena politica economica della Cina.

In particolare, il consumo cinese in termini di percentuale del PIL è molto basso rispetto agli standard internazionali ed in relazione all’esperienza storica di altri paesi in una fase di sviluppo simile. Per l’incremento del consumo, due opzioni importanti sono le assicurazioni sociali –campo che si sta sviluppando, ma troppo lentamente- e la riduzione degli enormi risparmi delle imprese statali mediante la corresponsione dei dividendi ai cittadini, così come le società private regolarmente pagano i dividendi agli azionisti.

Manager, lavoratori, consumatori, investitori e governi, in ogni angolo del mondo, molti dei quali avviluppati nei loro problemi economici, nutrono grande interesse riguardo alla conduzione di una riforma ragionevole da parte della nuova leadership cinese, ora e negli anni a venire. Il mondo presto saprà di più riguardo a cosa aspettarsi.

Michael Boskin, Professore di Economia alla Stanford University e Senior Fellow della Hoover Institution, è stato Presidente del Consiglio dei Consulenti Economici di George H. W. Bush dal 1989 al 1993.

Copyright: Project Syndicate, 2012.

Shopping24

Dai nostri archivi