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Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2013 alle ore 18:17.
Da questo punto di vista, finché resteranno in un'unione monetaria che comprende Paesi competitivi, gli Stati in crisi non potranno evitare un doloroso ridimensionamento. L'unica soluzione sarebbe uscire dall'euro e svalutare la propria divisa. Finora, però, nessuno di loro ha dimostrato di voler seguire questa strada.
Politicamente, sarebbe un grosso errore per la Germania uscire dall'euro, perché così il Reno tornerebbe a segnare il confine tra Francia e Germania e l’avvenuta riconciliazione franco-tedesca, il più grande successo del dopoguerra in Europa, sarebbe a rischio.
Pertanto, l'unica opzione rimanente, per quanto invisa ad alcuni Paesi, è quella d'inasprire i vincoli di bilancio all’interno dell'eurozona. Dopo anni di denaro facile, bisogna tornare con i piedi per terra. Se un Paese è in bancarotta, deve far sapere ai suoi creditori che non può essere solvente. E gli speculatori devono assumersi la responsabilità delle proprie decisioni e smettere di reclamare i soldi dei contribuenti ogni volta che i loro investimenti si rivelano un fiasco.
Traduzione di Federica Frasca
Hans-Werner Sinn è professore di economia e finanza pubblica presso l'Università di Monaco di Baviera, e presidente dell'IFO Institut.
Copyright: Project Syndicate, 2013.
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