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Questo articolo è stato pubblicato il 04 giugno 2013 alle ore 18:09.

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PECHINO – I dati riguardanti la bilancia dei pagamenti pubblicati, nel mese di Aprile, dall'Ufficio Cambi cinese (State Administration of Foreign Exchange SAFE) dovrebbero aver provocato seria preoccupazione, se non allarme. I dati hanno correto il deficit dei redditi da investimento delle Cina per il 2011, che è passato da 26.800 a 85.300 miliardi dollari – che mette in dubbio l'affidabilità delle statistiche riguardanti la bilancia dei pagamenti della Cina e segnala un punto debole nella traiettoria di crescita dell'economia. Ma solo poche persone sembrano preoccuparsene.

Secondo il SAFE, a quanto risultava nel 2012, la Cina avrebbe accumulato 4.700 miliardi dollari in attività estere attraverso acquisti di titoli di Stato statunitensi e altri investimenti, e più di 2.900 miliardi dollari in passività estere attraverso investimenti diretti esteri (IDE) e presiti. Questo quantifica le attività nette della Cina a circa 1.800 miliardi dollari.

Tuttavia, nonostante la Cina sia uno dei più grandi grandi creditori al mondo, il saldo netto dei redditi da investimento è profondamente negativo. In realtà, la Cina ha avuto un deficit della pratita-investimenti per sei degli ultimi nove anni, deficit che le statistiche preliminari stimano a .

Due fattori spiegano questa anomalia. Il primo è l'elevato ritorno sugli investimenti esteri in Cina. Nel 2008, le società statunitensi hanno ottenuto un rendimento del 33% dei loro investimenti in Cina, mentre altre multinazionali hanno ottenuto un rendimento del 22%. Al contrario, il rendimento dei titoli di Stato americani, che costituiscono il grosso dei titoli esteri della Cina, era quasi insesistente.

In secondo luogo, le attività estere della Cina sono espresse quasi esclusivamente in dollari americani, mentre le passività estere sono principalmente denominate in renminbi. Di conseguenza, ogni volta che il dollaro perde valore, la posizione patrimoniale netta della Cina, (la differenza tra attività e passività finanziarie esteriori) si deteriora - e così fa il saldo dei redditi da investimento. La volontà della Cina di internazionalizzare il renminbi finora ha reso la composizione del bilancio ancora più sfavorevole.

Secondo l'economista Geoffrey Crowther, la posizione della bilancia dei pagamenti di un paese si sviluppa in sei tappe, e la variabile chiave è costituita dalle attività nette - cioè, la posizione patrimoniale internazionale netta del paese. Nelle prime tre fasi, il paese è un debitore netto con un deficit del conto dei redditi d’investimento. In quanto "debitore immaturo, la sua bilancia commerciale e le partite correnti sono anche in deficit; quando si passa ad essere un "debitore maturo", la bilancia commerciale passa in attivo; e, in quanto "debitore che rimborsa", il conto corrente passa anch’esso in attivo.

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