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Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2013 alle ore 17:47.

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BERKELEY – Nel 1883, il governo imperiale autoritario del principe Otto von Bismarck, che notoriamente ha dichiarato: "Non con discorsi, né con le delibere della maggioranza si risolvono i grandi problemi della nostra epoca,... ma con il sangue e col ferro" - istituì l’assicurazione sanitaria nazionale in Germania.

La logica che vuole un'assicurazione sanitaria nazionale è chiara oggi come lo era per Bismarck 130 anni fa. Il successo di un paese – sia se esso misurato per mezzo della gloria del suo Kaiser, l'estensione del suo territorio, la sicurezza dei suoi confini, o il benessere della sua popolazione - si fonda sulla salute della sua popolazione.

Una grave malattia può colpire chiunque, e chi è seriamente malato, di solito, non guadagna molto denaro. Più a lungo i malati gravi non sono curati, più dispendiosi saranno il loro eventuale trattamento e assistenza.

I risparmi privati, di regola, riescono a coprire i costi di trattamento solo per i più parsimoniosi e i più benestanti. Quindi, fuorché non facciamo nostra l'idea che coloro che non hanno grandi risparmi e che cadono gravemente malati debbano morire rapidamente (e quindi diminuire l’eccesso di popolazione), un paese con un'assicurazione sanitaria nazionale sarà un paese più ricco e più di successo. Questi argomenti erano del tutto convincenti per Bismarck. Lo sono altrettanto al giorno d’oggi.

Il 1° gennaio 2014, gli Stati Uniti attueranno parzialmente una legge – l’ - che non stabilirà un'assicurazione sanitaria nazionale, ma che ridurrà, secondo le , di quasi la metà il numero di persone negli Stati Uniti senza assicurazione sanitaria. Nel 2009, il presidente Barack Obama avrebbe potuto proporre un programma altrettanto ampio quanto quello avviato da Bismarck. Tale programma avrebbe potuto permettere, incoraggiare e rendere alla portata di tutti gli americani non assicurati un'assicurazione sanitaria simile a quella detenuta dai membri del Congresso; o semplicemente avrebbe potuto ampliare il sistema Medicare, in questo momento limitato agli over 65, a tutti gli americani.

Invece, Obama ha puntato sul complicato ACA. La ragione, come mi è stato spiegato nel 2009, era che il nucleo principale dell’ACA era identico a quanto l'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney aveva proposto e reso legge in quello stato nel 2006: "ObamaCare" sarebbe con una nuova mano di vernice. Essendo stato Romney il presunto candidato del partito repubblicano per le elezioni presidenziali del 2012, pochi repubblicani avrebbero potuto votare contro quella che era un'iniziativa legislativa firmata dal loro candidato in quanto governatore. Così facendo, si supponeva che il Congresso degli Stati Uniti avrebbe emanato l'ACA con maggioranze sane e bipartisan, e Obama avrebbe dimostrato di poter trascendere lo stallo partigiano di Washington.

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