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Questo articolo è stato pubblicato il 16 agosto 2013 alle ore 18:34.

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MELBOURNE – Una sera di primavera del 1997 – all'epoca ero ricercatore di salute mentale presso l'Australian National University di Canberra – io e mia moglie Betty Kitchener, infermiera che nel tempo libero teneva corsi di pronto soccorso per la Croce Rossa, ci siamo ritrovati a parlare dell'inadeguatezza della formazione tradizionale sul primo soccorso. Questo tipo di formazione tende a trascurare le emergenze che riguardano la salute mentale e, pertanto, non fornisce gli strumenti necessari per soccorrere persone in preda a pensieri suicidi, attacchi di panico, stress post traumatico, alcol e droghe, o una progressiva dissociazione dalla realtà.

Betty ha vissuto sulla propria pelle le potenziali conseguenze di questo vuoto di conoscenza. All'età di quindici anni, infatti, ha sofferto di una grave depressione, culminata con un tentativo di suicidio. Purtroppo, all'epoca la famiglia e gli insegnanti non hanno riconosciuto il problema e non le hanno fornito alcun sostegno o aiuto professionale. La mancanza di una cura tempestiva ha impedito a Betty di guarire completamente, costringendola a convivere con la malattia anche in seguito.

Per fare in modo che sempre meno persone siano lasciate sole nella sofferenza come Betty, quella sera abbiamo deciso di istituire un nella nostra comunità locale. Tre anni dopo, avendo Betty ridotto il suo impegno come infermiera per dedicarsi di più alla formazione, il progetto ha finalmente visto la luce.

I vantaggi di questa iniziativa non hanno tardato a manifestarsi. Alcuni studi di valutazione hanno evidenziato che i partecipanti diventano più inclini ad attribuire pertinenza sanitaria alla malattia mentale, più fiduciosi nella propria capacità di aiutare gli altri e più motivati ​​ad applicare quanto appreso durante il corso. Questi risultati positivi hanno contribuito alla diffusione del progetto. Nel 2005, il nostro corso era attivo in Australia, Scozia e a Hong Kong, e da allora è stato adottato in più di venti Paesi. Ad oggi, oltre 200.000 persone nella sola Australia, cioè più dell'1% della popolazione totale, hanno ricevuto la nostra formazione.

Questa rapida diffusione non dovrebbe sorprendere, vista l'elevata incidenza di disturbi di natura mentale in tutto il mondo. Ogni anno, in Australia, circa un adulto su cinque soffre di un problema di salute mentale diagnosticabile, ma molte di queste persone non ricevono alcun aiuto professionale. In altri paesi sviluppati, le statistiche descrivono una realtà molto simile. Ciò sta a significare che ognuno di noi può essere direttamente affetto da un disturbo mentale, o vivere a stretto contatto con qualcuno che lo è. Di fatto, è molto probabile che, consapevolmente o meno, la maggior parte di noi viva a contatto con un potenziale suicida.

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