Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2013 alle ore 17:02.

My24
Il nuovo ordine di crescita della Cina


HONG KONG – Tra il 1978 e il 2012, il Pil della Cina è cresciuto mediamente del 10% ogni anno – da 341 miliardi a 8,3 trilioni di dollari (aggiornato ai prezzi del 2012) – strappando alla povertà più di 500 milioni di cinesi. Ciò è in gran parte dipeso da un'industrializzazione orientata all'esportazione e da un piano di urbanizzazione, che insieme hanno aperto nuove opportunità nelle città in rapida crescita, dove lavoro, capitali, tecnologia e infrastrutture sono confluiti per creare offerta sui mercati globali. Secondo il McKinsey Global Institute, nel 2025 .

Questo modello di crescita basato sulle esportazioni e sull'urbanizzazione, tuttavia, ha anche creato più problemi di quanti riesca a gestirne: bolle immobiliari, elevati livelli di traffico, inquinamento, forte indebitamento delle amministrazioni locali, corruzione associata alla compravendita della terra e malcontento popolare legato alla disparità di accesso ai servizi sociali. Per questi motivi, oggi in cima all'agenda del governo cinese c’è la trasformazione verso un modello di crescita basato sui consumi, che privilegi stabilità, inclusione e sostenibilità. La Cina è alla ricerca di un nuovo "ordine di crescita" per le proprie città che si stanno espandendo a ritmo inarrestabile.

L'attuale modello di crescita economica considera la configurazione di fattori di produzione chiave, ovvero terra, lavoro, capitale e produttività totale dei fattori (che misura l'efficienza). Tuttavia, questa enfasi sull'output trascura la dimensione umana dell'economia, cioè in che modo la crescita influisce sulla vita quotidiana dei cittadini cinesi.

D’altro canto, un ordine di crescita implica il dare importanza alla configurazione delle istituzioni socio-politiche ed economiche – norme, procedure, leggi e meccanismi di applicazione – in relazione al conseguimento di obiettivi sociali, come migliori condizioni di vita, un ambiente più sano e una società più armoniosa e innovativa.

La stabilità dell'ordine di crescita dipenderà da un coordinamento istituzionalizzato ed efficace tra lo Stato, il mercato e la società, una sfida che si preannuncia importante data la divergenza di interessi tra queste realtà e internamente a ciascuna di esse. Soprattutto, l'efficacia dell'ordine di crescita dipenderà dal rapporto tra il governo centrale e quelli locali in merito alla fornitura di servizi pubblici per il mercato.

Di fatto, contrariamente a quanto si crede al di fuori della Cina, lo Stato cinese non è un’entità monolitica, bensì una burocrazia estremamente complessa, risultato della stratificazione di numerose istituzioni governative e semigovernative che non sempre si attengono alle direttive centrali. Il governo centrale è responsabile degli interessi nazionali o sistemici e per raggiungere i suoi scopi emana politiche monetarie e fiscali generalizzate basate sulla legge e sulla regolamentazione. Lo Stato, tuttavia, interagisce con le imprese private, i singoli e la società civile soprattutto attraverso le amministrazioni locali e gli uffici locali delle agenzie nazionali di regolamentazione.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi