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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2010 alle ore 09:37.
Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,04% a 10.253,72 punti, il Nasdaq Composite avanza dello 0,96% a 2.303,03 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,39% a 1.102,71 punti. Brillante la seduta per le Borse europee. Il FTSE IT All Share di Piazza Affari è salito dell'1,47% e il FTSE Mib dell'1,51%. Positivi anche il Cac40 di Parigi, il FTSE 100 di Londra e il Dax30 di Francoforte.
In Europa si muove la politica
In Europa, l'attenzione degli operatori si è rivolta anche sul fronte politico. Il presidente del consiglio europeo, Van Rompuy infatti, ha detto di voler sostenere la creazione di un governo economico europeo a livello di Eurolandia. E si augura di arrivare ad una decsione sul patto di stabilità, rafforzamento della disciplina di bilancio e ampliamento della sorveglianza economica prima del prossimo consiglio europea del 17 luglio. In Germania, dal canto suo, si attende il via libera del Bundestag al divieto delle vendite allo scoperto "naked", cioè senza il possesso del sottostante, su tutte le azioni di Borsa.
La multa a Jp Morgan Securities
Sul fronte azionario, tra Vecchio continente e Usa, da ricordare la maxi-multa in Gran Bretagna comminata a JP Morgan Securities, divisione dell'ex banca d'affari americana, ritenuta responsabile di mancata separazione dei fondi gestiti per conto dei clienti in conti separati rispetto alle proprie disponibilità. A comminare la sanzione è stata la Financial Services Authority, l'equivalente britannico della Consob, con un ammontare di 33,32 milioni di sterline, quasi 40 milioni di euro che rappresentano un nuovo primato negativo sulle sue multe.
Piccolo rimbalzo di British petroleum
In forte recupero i titoli dell'energia dopo diversi scivoloni seguiti alle tensioni per l'incidente nel Golfo del Messico, con il titolo di British petroleum che sale del 3,87%.
L'Ism non manifatturiero Usa invariato
La produttività dei lavoratori americani é cresciuta nel 2,8% nel primo trimestre, modificando fortemente al ribasso la prima lettura di trenta giorni fa (+ 3,6%) molto al di sotto delle stime deglianalisti (+3,2%). Migliore, invece, il dato sul fronte dell'occupazione: sono diminuite di 10mila unità le richieste settimanali di disoccupazione, un numero al di sopra delle attese.
L'indice Ism non manifatturiero dal canto suo, a maggio, si è mostrato stabile, risultando alla stessa quota di aprile, a 55,4. Sotto le stime, infine, gli ordini all'industria che ad aprile sono saliti dell'1,2 per cento.