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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2010 alle ore 08:42.
Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il presidente della Francia, Nicolas Sarkozy, hanno rivolto un appello alla Commissione europea perché «acceleri i suoi lavori» per «un inquadramento rafforzato» dei mercati finanziari in una lettera inviata al presidente José Manuel Barroso.
Lo ha reso noto questa mattina l'Eliseo. Nella missiva, Merkel e Sarkozy sottolineano che «delle misure forti sono già entrate in vigore» ma sottolineano anche come «le recenti forti turbolenze dei mercati finanziari suscitano forti preoccupazioni negli stati membri della Ue e nell'insieme dei suoi cittadini».
Per questo, prosegue la lettera, «il ritorno di una forte volatilità sui mercati rende legittimo il fatto di interrogarsi su certe tecniche finanziarie e sull'utilizzo di certi prodotti derivati come le vendite allo scoperto e i credit default swap».
«Riteniamo - conclude la lettera di Merkel e Sarkozy - che vi sia un bisogno urgente che la commissione possa accelerare i suoi lavori in tema di rafforzamento del quadro regolatorio del mercato dei cds e delle vendite allo scoperto e possa presentare all'Ecofin in luglio l'insieme delle strade percorribili».
Con le recenti turbolenze sui mercati in seguito alla crisi dei debiti sovrani, la Germania, unica in Europa, ha bloccato le vendite allo scoperto per alcuni titoli. Una decisione che ha destato forti critiche, in quanto non concertata a livello europeo. Lo stesso ministro delle finanze di Parigi Christine Lagarde si era espressa duramente contro la mossa di Berlino. Incomprensioni quindi, tra due «azionisti di peso» dell'Unione europea, che, con questa la lettera congiunta, Parigi e Berlino intendono superare