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Finanza e Mercati In primo piano

Il premio per assicurare il debito greco alle stelle. Ma i Cds non sono così attendibili

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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2010 alle ore 15:58.

La notizia è la seguente: il Credit default swap sull'emissione a cinque anni della Grecia ha raggiunto, secondo Cm Datavision, quota 966,9 basis points, cioè il record per questa tipologia di derivati sui bond di Atene. Il balzo, rispetto al valore di ieri, è di 32,7 basis points (+3,5%). Il che significa, sempre secondo i modelli matematico-finanziari adottati da Cm Datavision, che la probabilità di un default di Atene è salita al 56,7 per cento. Un'indicazione che, detta così, potrebbe far tremare i polsi. In realtà, fermo restando il segnale da non sottovalutare, sono note le polemiche sull'attendibilità di questa tipologia di swap, scambiati su piattaforme Over the counter poco trasparenti. Ma andiamo con ordine.

I cds sulla Grecia
Il contratto, in dollari, sul bond governativo quinquennale di Atene viaggia in questo periodo sullo stesso livello dei giorni precedenti all'ok per il piano di salvataggio dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale. Allora i ritardi del cancelliere tedesco Angela Merkel, preoccupata per l'esito delle elezioni regionali in Westfalia, avevano fatto storcere non poco il naso al mercato che, aiutato dalla speculazione, aveva fatto letteralmente entare in orbita la quotazione dello swap: basta pensare che, all'inizio di aprile, il contratto viaggiava su quota 300 basis points; poco più di un mese dopo era sui 940 basis points. Poi, velocissimamente, in poche sedute, era sceso fino a toccare i 500 bp. Insomma la volatilità, forte indizio di speculazione, era altissima. Passato quel periodo, però, è iniziata una progressiva risalita fino al record di oggi. Quale conclusione trarre? Proprio la rimonta non istantanea indica che le scommesse contro Atene sono state minori e, quindi, l'indicazione del messaggio lanciato dai Cds ha un valore maggiore. Ben potrebbero incidere i timori, rilanciati ieri dalla Federal reserve americana, di una ripresa economica più debole del previsto, che non permetterebbe al governo di George Papandreoudi realizzare i flussi di cassa per ripagare i prestiti.

Tuttavia, non va scordato che questi contratti sono un po' come un termometro di cui, volendo, può facilmente alterarsi l'indicazione della temperatura: quando uno ha 37, si può "scaldare il mercurio" e alterare la frebbe fino 38 o 39 gradi; allo stesso modo, se uno ha 38, si può far scendere la malattia fino a 36 o 35 gradi. Insomma, la cautela è d'obbligo.

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Il costo dell'assicurazione negli altri paesi
Ciò detto, analizzando i grafici dei Cds degli altri stati europei, si nota un'analogia nell'andamento con quello greco solo nel caso della Spagna. Sul fronte spagnolo il picco (seppure a livelli molto più bassi di 274,5 basis points) si è verificato il 5 maggio 2010; le quotazioni, poi, sono crollate per pian piano risalire sui massimi attuali.

Il caso dell'Italia...
Diversa la situazione dell'Italia. Il Credit default swap sul quinquennale ha evidenziato sì un balzo sempre all'inizio di maggio e, poi, un record il 4 giugno. Tuttavia, dopo le prime indicazioni sulla manovra correttiva, il derivato è sceso fino a quota 182,2 (chiusura al 23 giugno). Con grande approsimazione, assolutamente non matematica, la curva dello swap italiano può essere avvicinata a quella irlandese (comunque ben più alta come quota di basis poits): un balzo all'inizio di maggio; un forte calo per poi raggiungere il top in giugno (284,8 bp), cui fa seguito un'altra discesa. Va notato, tuttavia, che il Cds di Dublino negli ultimi giorni ha dato maggiori segnali di risveglio.

...e quelle della Germania e della Gran Bretagna
Discorso ben diverso, infine, per lo swap sulla germania. In primo luogo, la quotazione del drivato si aggira su valori nettamente più bassi di quelli di tutti gli altri paesi del Vecchio Continente ( 44,7 bp al 23 giugno 2010 contro i 85,7 di Parigi e i 77,2 di Londra) ; inoltre, al di là di una ripresa delle quotazioni in questo ultimo scorcio di giugno, il Cds è sceso dal picco intermedio di 50 bp di circa due settimane fa. Solo la Gran Bretagna, con l'effetto annuncio della manovra lacrime e sangue, può vantare una quotazione del premio verso il rischio di default in forte calo.

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