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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2010 alle ore 09:53.
La crisi dei debiti sovrani si fa sentire sul mercato obbligazionario. Nella prima metà del 2010, scrive il Wall Street Journal citando dati Dealogic, le vendite di Europa hanno subito una flessione del 29%. Il volume totale è passato da 1,69 mila miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno scorso agli attuali 1,2 mila. Il calo ha interessato sia titoli di stato che le obbligazioni corporate.
Il calo maggiore (-63%) lo fanno segnare queste ultime. Nella prima parte dell'anno si sono venduti bond societari per un valore di 150,3 miliardi di dollari. Netta la frenata rispetto ai 404,2 della prima metà del 2009 che, occorre ricordare, fu un anno record per le emissioni obbligazionarie (il totale venduto è di 607,8 miliardi di dollari).
La bolla dei bond societari fu una delle conseguenze del credit crunch: con i mercati interbancari depressi e le borse in calo, le società puntarono tutto sull'obbligazionario per finanziarsi. Il risultato è che nei prossimi anni (2011 e 2012 in particolare) le maggiori banche europee dovranno rimborsare somme colossali al mercato (consulta i grafici con le scadenze delle maggiori banche del Vecchio Continente). Lo stesso hanno fatto i governi. Per finanziare salvataggi bancari o piani di rilancio delle loro economie nazionali (consulta i grafici dei debiti sovrani in scadenza nei priossimi 10 anni).
Tornando alle statistiche del 2010, gli unici prodotti in controtendenza sono i cosiddetti «covered bond» (obbligazioni ad alto rating garantite da mutui) i cui volumi sono aumentati del 60%. Il mercato si è concentrato soprattutto nell'Europa del Nord, mentre nei paesi più a rischio (come Spagna Grecia e Portogallo) le vendite sono state più difficili. Il dato comunque è influenzato dal programma di acquisto di covered bond deciso dalla Banca centrale europea per sostenere il mercato in questa fase difficile. L'Eurotower lo interromperà il 30 di giugno. Dopo questa data è presumibile che anche i volumi dei covered bond subiscano un calo.