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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2010 alle ore 11:25.
«La fiducia dei mercati potrà consolidarsi quando l'Europa si sarà dotata di politiche fiscali e di bilancio comuni, ispirate a principi di sostenibilità nel lungo termine e fondate su conti pubblici sostanzialmente in equilibrio». Questa la ricetta, per superare i timori dei mercati legati al debito dei Paesi Ue, del presidente della Consob Lamberto Cardia nell'incontro annuale con il mercato che si è tenuto a milano a Piazza Affari. Cardia, parlando invece dell'euro, ha detto che «dobbiamo costruire il pilastro mancante, quello del'Unione politica».
La Borsa italiana deve svolgere un ruolo maggiore in Italia
Il presidente della Consob ha speigato che «la borsa può e deve svolgere in Italia un ruolo di maggiore rilievo rispetto a quello assunto fino ad oggi». «Malgrado gli sforzi ripetuti per stimolare la crescita, il numero di società italiane quotate a Milano é rimasto stabilmente al di sotto delle 300 unità negli ultimi dieci anni» e «la tendenza sembra prefigurare un mercato destinato poco alla volta ad assottigliarsi. Non ci si può rassegnare a un prospettiva di lento declino», sottolinea Cardia.
Per questo motivo é importante promuovere il processo di quotazione delle piccole e medie imprese, che nel confronto con le media europea «risultano sottorappresentate sulla borsa di Milano».
Bisogna pesare di più nell'Lse
Una Borsa di Milano che fa parte del London Stock Exchange, dove «Il centro dei meccanismi decisionali appare concentrato su Londra», ha detto Cardia, con una presenza dei soci italiani scesa dal 28 al 18%. Per questo motivo, ha indicato, «sono da valutare con favore le iniziative volte a recuperare una maggiore presenza dei soggetti italiani nella compagine azionaria».
Riforma delle autority di mercato
Mettere mano a una riforma organica del sistema delle autorità di mercato in Italia. È «l'auspicio» di Cardia. «In ambito europeo e nazionale il sistema della vigilanza si» dovrebbe «evolvere verso il modello per finalità, fondato su due pilastri: un'autorità per la stabilità, una per la trasparenza e la correttezza. Ad oggi in Italia il modello é incompiuto. Restano eccezioni rilevanti i settori assicurativo e previdenziale» con Isvap e Covip.