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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2010 alle ore 14:11.
L'ultima modifica è del 30 giugno 2010 alle ore 14:12.
Wall Street chiude in ribasso dopo una seduta altalenante. A far pendere l'asticella decisamente verso il segno meno è stata la notizia, giunta a ridosso della chiusura del listino statunitense, che l'agenzia di rating Moody's ha messo sotto osservazione il rating della Spagna per un possibile downgrade che potrebbe essere di 1 o 2 gradini. Il Dow Jones avanza ha ceduto lo 0,99%, il Nasdaq l'1,21% e l'S&P 500 l'1,03 per cento. Dopo una seduta volatile i listini europei hanno terminato gli scambi appena sopra la parità. A Milano FTSE IT All Share e FTSE Mib sono saliti dello 0,39 e 0,38 per cento.
Il Cac40 di Parigi ha chiuse in leggero rialzo (+0,29%) così come il Dax30 (+0,23%). Più deble il FTSE 100 di Londra (+0,05%). Mentre la Borsa di Madrid ha chiuso con un rialzo dell'1,17%, prima però che arrivasse la notizia di Moody's che potrebbe far perdere la tripla A al debito sovrano del paese iberico.
Dopo la difficile seduta della vigilia, la mattinata per l'Europa è stata segnata dalle buone indicazioni arrivate da un' asta di prestiti a tre mesi effettuata dalla stessa Bce. Sono stati assegnati fondi consistenti, ma meno di quanto stimassero alcuni. Tanto è bastato a spegnere gli allarmi sull'imminente scadenza di un maxi finanziamento della Bce a favore delle banche che aveva depresso i listini nella seduta precedente.
Deludenti dati Usa. Ad accentuare la volatilità dei listini sono stati anche i deludenti dati sul mercato del lavoro americano che hanno confermato che la ripresa economica è ancora troppo lenta per rilanciare i consumi. Adp, società americana leader nella gestione delle busta paga, ha stimato, per il mese di giugno, che verranno creati 13 mila posti di lavoro. Un dato nettamente inferiore alle aspettative degli economisti (61 mila). Adp ha rivisto al rialzo il dato di maggio da 55 mila a 57 mila posti di lavoro in più.