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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2010 alle ore 10:43.
Da oggi al 2013 le società europee dovranno rimborsare più di 3mila miliardi di dollari di debiti in scadenza. La stima è di Standard & Poor's che in un recente report ha passato al setaccio la situazione di centinaia di società in un'area che, oltre alla Ue, comprende Svizzera, Russia, Ucraina e Kazakistan. Sono state prese in considerazione tutte le tipologie di indebitamento: dai bond ai semplici prestiti bancari.
Come evidenzia il grafico, il picco sarà nel 2011 quando andranno a scadenza 903 miliardi di dollari di prestiti. La cifra cala gradualmente nel 2012 (883 miliardi) e nel 2013 (618 miliardi).
Questa situazione è un effetto del credit crunch. Tra il 2008 e il 2009, con il crollo dei mercati seguito alla crisi finanziaria e il raffreddamento del mercato interbancario, per molte società in tutto il mondo, il mercato obbligazionario rappresentò l'unica via per raccogliere fondi. Soprattutto per banche e assicurazioni, le più colpite dall'emergenza liquidità. Non è un caso quindi se il 71% dei debiti in scadenza da oggi al 2013 faccia capo al settore finanziario.
Tra gli altri settori, il più indebitato è sicuramente quello delle telecomunicazioni, anche per i grossi investimenti che le aziende di questo comparto hanno dovuto sostenere in questi anni. Nei prossimi tre anni dovranno rimborsare oltre 186 miliardi di dollari di debiti. Telecom Italia, da qui al 2013, ha scadenze per oltre 15 miliardi di dollari. Altro comparto da tenere d'occhio è l'automotive (74,9 miliardi).
Come accennato però, la spada di Damocle pende soprattutto sul settore creditizio. Secondo un calcolo del Sole 24 Ore, nei prossimi due anni le prime dieci banche europee per capitalizzazione dovranno rimborsare oltre 900 miliardi di dollari al mercato. Nel 2012, solo Bnp Paribas, terza banca in Europa, dovrà sborsare una cifra gigantesca: 270 miliardi e 471 milioni di dollari. Non fanno eccezione peraltro le big italiane Intesa Sanpaolo e Unicredit che, l'anno prossimo, dovranno rimborsare rispettivamente 24 e 30 miliardi di dollari. Cifre comunque più contenute rispetto ad altri giganti del credito (consulta i grafici delle scadenze banca per banca)
Se sei consulta il grafico delle scadenze paese per paese emerge che il totale dei debiti delle società italiane da qui alla fine del 2013 è pari a 200 miliardi di dollari. Meno della metà di Gran Bretagna Francia e Germania che guidano la classifica del debito corporate in Europa, con scadenze vicine ai 500 miliardi di dollari. Sulle americane peraltro, pende una spada di Damocle da 2 mila e 400 miliardi di dollari.