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Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2010 alle ore 11:11.
«Non c'è alternativa alla ripresa della crescita», che in Italia deve essere spinta «dalle riforme». Nel sostegno a questa crescita, le banche hanno un posto speciale e, se forti, «sono e saranno il suo pilastro». Lo sostiene il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi nel suo intervento all' assemblea dell'Abi. «È indispensabile un'accelerazione del rientro dagli squilibri dei conti pubblici», ammonisce inoltre il governatore secondo cui il volume delle esportazioni cresce del 9% quest'anno e del 5% il prossimo.
«Le banche siano più vicine alle piccole e medie imprese nell'erogazione del credito». L'esortazione del governatore alla platea dei banchieri italiani, riunita per la kermesse annuale in cui ha anche nominato Giuseppe Mussari alla presidenza, è fuori dal testo ufficiale ma è uno dei passaggi più importanti. Draghi riconosce come dai sondaggi condotti tra le banche «risulti un allargamento dell'offerta di credito dopo la stretta nella fase piu' acuta della crisi». Ma la realtà sembra essere un po' diversa da quella che emerge dalle statistiche. «Se ci spostiano sul piano piu' aneddotico - afferma - rileviamo che le imprese piu' piccole lamentano ancora una domanda di credito insoddisfatta. E spesso si tratta proprio di quelle imprese che, orientate all'export, iniziano a sentire la ripresa». Dunque, «seppur con intelligenza e lungimiranza - è l'invito di Draghi - le banche devono tornare ad essere vicine al sistema produttivo e in particolare alle pmi come era prima della crisi».
Consumi e investimenti, però, restano deboli, perché «i redditi ristagnano e le prospettive di occupazione sono incerte». Il governatore esprime fiducia inoltre sugli stress test che riguardano le banche italiane e i cui risultati saranno diffusi il prossimo 23 luglio. «I test per le banche italiane non potranno ovviamente che presentarsi differenziati, ma sono fiducioso che mostreranno come le risorse patrimoniali delle singole aziende siano adeguate», dice Draghi.
Il governatore di Bankitalia promuove le riforme intraprese per far ripartire il paese, in particolare quella della pubblica amministrazione e quella che innalzerà l'età del pensionamento. Inoltre, dice Draghi, «il contenimento dell'evasione fiscale può essere un importante leva di sviluppo se correlato alla riduzione delle aliquote gravanti sui contribuenti onesti». Il numero uno di Via Nazionale avverte però che la criminalità organizzata si è «infiltrata capillarmente nel sistema economico, approfittando anche della crisi». «Le banche - prosegue - sono lo snodo fondamentale nella battaglia contro questa degenerazione. Devono conoscere approfonditamente il cliente e verificarne il rischio di coinvolgimento in attività illecite».