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Questo articolo è stato pubblicato il 19 luglio 2010 alle ore 09:21.
Wall Street, dopo un avvio in rialzo, ha rallenta la sua corsa. Ma, comunque, ha chiuso sopra la paritaà: il Dow Jones è salito dello 0,56% mentre l'S&P 500 ha guadagna lo 0,6 per cento. Borse europee in ribasso, dopo una mattinata contrastata in cui i mercati hanno risentito delle perdite realizzate venerdì, sulla scia dei dati macroeconomici americani negativi, e del taglio di rating sul debito dell'Irlanda annunciato oggi, lunedì, dall'agenzia Moody's. In più, sui mercati ha pesato la notizia della rottura dei negoziati tra il governo ungherese, l'Fmi e la Commissione europea sul piano di aiuti. Notizie, tuttavia, ampiamente assorbite dagli investitori che sono tornati ad acquistare titoli azionari.
Occhi puntati ancora sulle trimestrali Usa, in particolare a quella di Ibm che arriverà a mercati chiusi. Nel dettaglio Parigi ha chiuso in calo dello 0,4%, Francoforte dello 0,52%. A Milano il FTSE IT All Share ha ceduto lo 0,2 per cento.
Sprint di Telecom. A Piazza Affari sotto i riflettori Telecom Italia (+2,3%) dopo lo scivolone di venerdì (-4,59%). Il titolo ha beneficiato dell'annuncio di Telefonica, azionista di Telecom attraverso Telco, di aver ritirato l'offerta fatta a Portugal Telecom per l'acquisto della quota detenuta da quest'ultimo nell'operatore brasiliano Vivo. Secondo alcune ipotesi speculative Telefonica potrebbe essere interessata a comprare la controllata Tim Brasil.
Bancari penalizzati dal fattore Ungheria. I titoli del settore del credito recuperano dopo un avvio negativo su cui ha pesato la frenata dei negoziati tra il Governo ungherese, l'Fmi e la Commissione europea per una revisione dell'accordo di finanziamento da 20 miliardi di euro, raggiunto nell'ottobre 2008 per contrastare la crisi globale. I negoziati si sono interrotti a causa del rifiuto del Governo ungherese di varare nuove misure di austerità per raggiungere il target di deficit nel 2010. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia ungherese, Gyorgy Matolcsy. Il fiorino ungherese ha subito subito il contraccolpo dell'annuncio perdendo rapidamente terreno nei confronti di tutte le principali valute: nei confronti dell'euro ha perso, nel giro di poche ore, il 2,5%, passando a 289,49 fiorini per un euro, vicinissima a un nuovo minimo da 12 mesi, da 282,1 alla chiusura di venerdì.