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Questo articolo è stato pubblicato il 19 luglio 2010 alle ore 08:48.
Moody's ha abbassato il rating sovrano dell'Irlanda, portandolo da "Aa1" a "Aa2", mentre l'outlook è passato da negativo a stabile. Come precisato dall'agenzia di valutazione del rischio di credito, i principali motivi alla base del declassamento sono in primo luogo il peggioramento dei parametri di finanza pubblica del paese, ma anche la crescita economica prevista a bassi livelli per i prossimi tre-cinque anni e il pessimo stato di salute del sistema bancario nazionale. Dopo il taglio del rating del Portogallo della scorsa settimana e della Grecia a giugno un altro paese dell'area Pigs (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna) ha così incassato un taglio di giudizio.
Irlanda maglia nera del debito in Europa. L'Irlanda deve fare i conti con un elevato indebitamento che la colloca come maglia nera in Europa. Sommando al debito pubblico quello delle compagnie private e delle famiglie l'indebitamento totale del sistema-paese si attesta, secondo delle elaborazioni di Standard and Poor's, al 286% del Prodotto interno lordo (vedi grafico interattivo sulla classifica del debito in Europa).
Si allargano i Cds e gli spread con il Bund. Tra le conseguenze del taglio di rating è aumentato il costo dei Cds (Credit default swap, ovvero contratti assicurativi che proteggono l'investimento su un titolo di debito) dell'Irlanda e dell'Austria. Nel dettaglio, il Cds a 5 anni sul debito Irlandese è salito a 263,8 punti base dai 248,8 della chiusura di New York venerdì 16 luglio, secondo Cds monitor Cma. Mentre il Cds a 5 anni dell'Austria è salito a 97 punti base da 82,2 dopo che l'Ungheria non è riuscita a trovare un accordo con i creditori per il suo piano economico durante il weekend, mettendo sotto pressione anche i differenziali di interesse.
Inoltre, si è ampliato di 10 punti base il differenziale di rendimento tra i bond decennali irlandesi e il corrispondente Bund tedesco. Lo spread è salito a 293 punti dopo che a maggio era salito fino a un massimo di 306 punti, il livello più alto dall'introduzione dell'euro
Euro in altalena. Oltre a impattare sulle Borse europee, che viaggiano in territorio negativo, con Piazza Affari maglia nera penalizzata dal comparto bancario (il principale indice della Borsa irlandese cede l'1,23%) il taglio di rating all'Irlanda ha avuto un immediato risvolto sul Forex, il mercato delle valute, accentuando la volatilità dell'euro. La valuta continentale ha aperto a 1,287 dollari, in calo rispetto alla chiusura di venerdì a 1,293, per poi recuperare terreno a 1,297 dollari. La tenuta dell'euro dimostra che in questa occasione, a differenza di quanto verificatosi nei precedenti tagli di rating nei confronti dei Pigs, i mercati sono più forti rispetto a qualche settimana fa.