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Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2010 alle ore 10:33.
L'ultima modifica è del 20 luglio 2010 alle ore 10:33.
I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Milano, su disposizione del Gip del Tribunale di Milano Fabrizio D'Arcangelo, hanno eseguito il sequestro preventivo dell'area Montecity-Rogoredo, di proprietà della Milano Santa Giulia Spa facente capo al gruppo Zunino. I reati contestati a vario titolo sono di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e avvelenamento delle acque.
Le indagini, coordinate dai pm di Milano Laura Pedio e Gaetano Ruta, sono state svolte con il contributo del Corpo forestale dello Stato, dell'Arpa e della Polizia locale di Milano. In particolare, ha spiegato la Guardia di Finanza in una nota, le diverse relazioni presentate hanno evidenziato, tra l'altro, l'inquinamento della falda acquifera sottostante l'area, con superamenti dei limiti di legge di alcune sostanze pericolose per l'ambiente e la salute, tra cui alcune cancerogene. Secondo l'Arpa, tuttavia, non sussistono pericoli immediati per i circa 5mila abitanti del quartiere. Su alcuni terreni dell'area sarebbero stati eseguiti scavi non autorizzati, nei quali sarebbero state poi riportate, senza alcun titolo, scorie di acciaieria, da trattare, invece, come rifiuti (leggi qui le reazioni all'operazione della Gdf).
Nove le persone iscritte nel registro degli indagati dalla procura di Milano. Sono l'imprenditore Luigi Zunino, Giuseppe Grossi, ex ad di Sadi, imprenditore attivo nel settore delle bonifiche industriali, Silvio Bernabè, ex ad di Milano Santa Giulia spa, Davide Albertini Petrone, dg di Risanamento, Vincenzo Bianchi, imprenditore edile, Alessandro Viol, geometra della Edilbianchi, Ezio Streri, Bruno Marini e Claudio Tedesi.
Le forze dell'ordine si sono recate anche negli uffici del comune di Milano per prendere le mappe dei terreni dove sorge Santa Giulia. Il Comune di Milano non avrebbe effettuato i controlli che gli competono sulla bonifica di una delle falde acquifere inquinate nell'area Santa Giulia, ha scritto il gip Fabrizio D'Arcangelo nel decreto di sequestro preventivo dell'area, rifacendosi anche agli accertamenti dell'Arpa. Richieste di approfondimento avanzate dal Sole24Ore.com non hanno ottenuto risposta - nel corso del pomeriggio - dall'assessore milanese allo Sviluppo del territorio, Carlo Masseroli, né dai diretti collaboratori del sindaco, Letizia Moratti.