Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2010 alle ore 09:55.
Gli stress test sono terminati, ma l'ansia no. Almeno per le sei banche tedesce, fra le 14 che sono state coinvolte nei crush test (i cui risultati sono stati resi noti venerdì), accusate dai regolatori europei di non aver pubblicato l'esposizione in debiti sovrani, come invece previsto. Nel mirino sono finite Deutsche Bank, Postbank, Hypo real estate (peraltro l'unico istituto tedesco a non aver superato l'esame), gli istituti specializzati nel ramo mutui Dz e Wgz e Landesbank Berlin.
Secondo gli analisti, il mancato rispetto delle regole potrebbe significare che gli istituti abbiano qualcosa da nascondere e compromettere la credibilità complessiva dell'impianto degli stress test.
Interpellato dal Financial Times, Arnoud Vossen, segretario generale del Cebs (il Comitato dei supervisori delle banche europee) ha spiegato che ha contattato le autorità regolatorie tedesche augurandosi che vengano pubblicati i dati mancanti. Ma l'esito non è così scontato dato che le autorità regolatorie del credito tedesco, Bafin e Bundesbank, hanno fatto sapere che le leggi locali prevedono che esse non possano forzare i singoli istituti a pubblicare questi dettagli.
Postbank ha reso noto di aver rifiutato di rivelare la sua esposizione perché i dati non erano aggiornati, ma datati a fine marzo.
Deutsche Bank, invece, non ha rilasciato commenti sulla mancata pubblicazione dei dati sull'esposizione in debiti sovrani. Il titolo è in ribasso sul listino di Francoforte. Non è da escludere però che nuovi dati potrebbero arrivare domani quando il gruppo comunicherà i conti del secondo trimestre del 2010.