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Questo articolo è stato pubblicato il 27 agosto 2010 alle ore 13:57.
I risultati del semestre di Intesa Sanpaolo sono «soddisfacenti, in linea con i nostri target». È quanto ha detto l'amministratore delegato Corrado Passera durante la conference call di presentazione dei conti. Nei primi sei mesi dell'anno, ha messo in rilievo Passera, «le sfide sono state più pesanti delle attese a causa della crisi greca e delle svalutazioni abbiamo dovuto fare sui bond governativi», anche se si tratta di valori 'mark to market' . Parole che non sono servite a tranquillizzare i mercati, con il titolo che, dopo le parole di Ben Bernanke sullo stato dell'economia, è passato pesantemente in rosso.
L'utile netto del secondo trimestre è stato di 1.002 milioni. Il risultato - di poco, ma comunque inferiore alle attese degli analisti - è quasi doppio rispetto ai 513 milioni di un anno prima grazie anche a 648 milioni di plusvalenza dalla cessione delle attività di banca depositaria. Nel semestre l'utile netto é di 1.690 milioni (+6,4%). A livello normalizzato l'utile trimestrale é di 501 milioni (-23,3%) e semestrale di 1.211 milioni (-6,6%).
Anche alla luce dei risultati del primo semestre dell'anno, precisa il gruppo bancario in una notta, «si ritiene che nel 2010 si possa registrare un miglioramento dell'utile netto rispetto al 2009». Il miglioramento sarà conseguente «in particolare a una diminuzione degli oneri operativi, del costo del cattivo credito e degli oneri di integrazione, nonché alle plusvalenze derivanti dalle azioni di capital management finalizzate e in corso di finalizzazione».
Accantonamenti per 934 milioni. Nel secondo trimestre il gruppo ha provveduto ad accantonamenti e rettifiche di valore nette per 934 milioni, più degli 845 milioni del primo trimestre ma in calo rispetto ai 1.216 milioni di un anno prima. In particolare le rettifiche nette su crediti sono ammontate a 798 milioni (1.081 milioni un anno prima). A fine semestre i coefficienti patrimoniali del gruppo si rafforzano e vedono il Tier 1 ratio all'8,9% (8,4% a fine 2009), il Core Tier 1 ratio al 7,7% (da 7,1%) e il coefficiente patrimoniale totale al 12,2% (da 11,8%), calcolati tenendo conto dei dividendi maturati nel 2010 come metà del miliardo di euro di dividendi pagati sull'esercizio 2009.