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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2010 alle ore 08:45.
Lo yen torna a salire sul dollaro, nonostante l'intervento straordinario messo a punto ieri dalla Banca centrale del Giappone (Boj) mirato a indebolire la valuta nipponica e a ridare slancio alle esportazioni e all'economia. Questa mattina sul mercato dei cambi la divisa giapponese si è portata a quota 85,3, riavvicinandosi ai massimi degli ultimi 15 anni sul biglietto verde.
Di conseguenza, la Borsa di Tokyo che ieri aveva chiuso con un balzo superiore del 2% festeggiando la manovra della Boj, ha terminato la seduta poco mossa, in calo dello 0,07 per cento. L'indice Nikkesi si attesa a 9.509,50 punti, dopo aver toccato in apertura un guadagno superiore all'1 per cento.
Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha anticipato che il Giappone interverrà nuovamente direttamente sul mercato dei cambi «se questo sarà necessario», allo scopo di indebolire lo yen, qualora il suo valore salisse troppo rapidamente. «Il Giappone agirà in modo risoluto sui mercati dei cambi se necessario» ha dichiarato Kan all'indomani del primo intervento giapponese sui cambi dal marzo 2004. «Siamo determinati a non consentire fluttuazioni troppo rapide dello yen».