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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2010 alle ore 09:31.
Wall Street chiude in positivo. Il Dow Jones sale dello 0,45% a 10.573,42 punti, il Nasdaq avanza dello 0,50% a 2.301,32 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,36% a 1.125,08 punti.
Seduta negativa, invece, per le borse europee: a Milano il Ftse Mib ha ceduto lo 0,6% mentre il Ftse All Share lo 0,65 per cento. Nel resto d'Europa, Francoforte ha perso lo 0,2%, Londra lo 0,19% e Parigi lo 0,5 per cento. Le Borse europee non hanno risposto al forte rialzo messo a segno dagli indici azionari di Tokyo dopo l'intervento della Banca del Giappone (Boj) che ha venduto yen per indebolire la valuta locale nei confronte del dollaro e rilanciare le esportazioni.
Gli investitori guardano con attenzione la cavalcata dell'oro che in mattinata ha aggiornato il record al prezzo di 1.274,95 dollari l'oncia, complice la scarsa fiducia degli operatori internazionali sulla ripresa economica
A Piazza Affari.
Tra i singoli titoli sul listino milanese in evidenza Luxottica (+1,86%) sostenuta da un report di Deutsche Bank. Ancora interesse sul titolo della Roma, sulle indiscrezioni su potenziali acquirenti. Dopo il vicepresidente della russa Lukoil, Leonid Fedun tra gli interessati figurerebbe anche il fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala, già socio in Ferrari.
Ieri, in una nota, Italpetroli azionista del club giallorosso, oltre a ricordare che il futuro acquirente non è esonerato dall'Opa (Offerta pubblica di acquisto) ha precisato che «allo stato non sono in corso trattative» e che «ogni notizia in tal senso è destituita di qualsiasi fondamento». In calo, in particolare, il settore delle utilities dopo un report di Goldman Sachs che ha tagliato i giudizi su A2a e Terna . Vendite anche sul comparto bancario. Un report di Bank of America Merrill Lynch, sostiene invece le quotazione dei titoli editoriali europei giudicati sottovalutati a questi prezzi. Mediaset guadagna lo 0,39 per cento.
Metalli preziosi in fermento.
L'oro, come indicato, ha toccato un nuovo picco storico e, secondo gli operatori, potrebbe continuare a salire. «Raggiungere quota 1.300 é solo questione di tempo» afferma un dealer di Hong Kong. Ma sono tutti i metalli preziosi a correre. L'argento spot é salito al livello più alto da due anni e mezzo a 20,52 dollari per oncia e il platino al massimo dal 21 giugno a 1.601,5 dollari per oncia.