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Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2010 alle ore 16:17.
La ripresa economica dell'Europa «ha guadagnato velocità» ma «le prospettive di crescita nel breve termine sono molto incerte». Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn, spiegando che «la crescita negli Usa è rallentata» e «i mercati finanziari sono ancora fragili in Europa». Dovrebbe essere chiaro - ha aggiunto Rehn parlando a una conferenza in Estonia sull'introduzione del'euro - che «non siamo ancora usciti dalle secche».
Per una migliore sorveglianza sulle politiche economiche dei membri dell'Ue e sui conti pubblici c'è bisogno secondo Rehn di «regole chiare». Per il commissario europeo «le sanzioni dovrebbero essere la normale, quasi automatica conseguenza se un Paese infrange le regole e mette a rischio i suoi partner». Quanto alle proposte per rendere più efficace la procedura di deficit eccessivo, Rehn ha assicurato che l'Unione europea le pubblicherà entro settembre. L'idea centrale è che solo una maggioranza qualificata degli Stati membri potrà bloccare la proposta di avviare una procedura avanzata dalla Commissione Ue. Il punto chiave delle nuove proposte, la cui scadenza è fissata per il 29 settembre, «sarà la semplificazione della procedura sanzionatoria per i paesi che hanno deficit di bilancio eccessivi». L'Unione europea - ha comunque precisato il commissario - intende studiare un fondo permanente di salvataggio per i Paesi che dovessero mettere a rischio al stabilità finanziaria (l'attuale schema di aiuti dura tre anni).
Necessarie misure di consolidamento fiscale. Dopo gli avvenimenti di questa primavera, in cui sono stati predisposti meccanismi di sostegno finanziario su scala europea, «tutti i paesi stanno prendendo misure rigorose di consolidamento fiscale, inclusa l'Italia» che «riuscirà senz'altro a tenere sotto controllo il suo debito pubblico» e «non rischia alcuna minaccia di contagio» dai problemi di Grecia e Irlanda.