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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2010 alle ore 09:41.
I grandi soci di UniCredit tentano di chiudere con rapidità la partita del dopo-Profumo. Ma difficilmente la designazione del successore avverrà già nel corso del week-end. L'obiettivo del presidente Dieter Rampl resta comunque quello di chiudere entro giovedì 30, in modo da procedere alla nomina nella riunione del board che si terrà in quella data a Varsavia. Ieri pomeriggio in banca era presente anche il vicepresidente Fabrizio Palenzona, che il giorno prima aveva incontrato insieme al presidente di Fondazione CariVerona Paolo Biasi il banchiere d'investimento di Bofa Merrill Lynch Andrea Orcel.
Dalle verifiche effettuate da Rampl ieri pomeriggio, stando alle indiscrezioni, sarebbero emerse alcune riserve sul profilo di Orcel. Concosciuto e stimato da buona parte dei grandi soci di UniCredit, Orcel ha come unica controindicazione la mancanza di esperienza diretta nel commercial banking. E sul profilo più adatto per guidare la UniCredit del dopo-Profumo, i membri del board non vogliono sbagliare. Per questo, c'è chi sostiene che – a ieri sera – l'ipotesi di Orcel fosse meno probabile. Ma la candidatura è tutt'altro che tramontata, soprattutto se avvenisse "in ticket" con un direttore generale d'esperienza nel commercial banking. Sembra però che entro lunedì il banchiere di Bofa-Merrill Lynch attenda una risposta definitiva.
Le consultazioni andranno avanti per tutto il week end, poi toccherà a Rampl tirare le somme tra le varie tipologie di capoazienda. Ieri il Financial Times ha lanciato la candidatura di Matteo Arpe, ex amministratore delegato di Capitalia. Ma oltre al suo nome, per il vertice di UniCredit continuano a circolare sul mercato anche i nomi di Giampiero Auletta Armenise (Rothschild), del direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli, dell'a.d. di Bnl-Bnp Paribas Fabio Gallia e del numero uno di Zurich Mario Greco.
Intanto il presidente Dieter Rampl, che temporaneamente ha assunto anche le deleghe da amministratore delegato, incontrerà martedì i dirigenti per un meeting interno che, a quanto si apprende, servirà a fare il punto sulle strategie della banca, a cominciare dalla prosecuzione secondo i tempi previsti dei lavori per la "Banca unica". Sarà presente, oltre al "country manager" Gabriele Piccini, il deputy ceo Roberto Nicastro.