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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2010 alle ore 16:32.
Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è cresciuto dell'1,7% nel secondo trimestre anzicè dell'1,6% come riportato in prima revisione un mese fa. La stima odierna, definitiva, è superiore alle attese degli analisti che si attendevano una conferma all'1,6%. Nella lettura preliminare di due mesi, la crescita del pil era stata tuttavia indicata a +2,4%.
Secondo i dati del dipartimento del Commercio, nel secondo trimestrele spese per i consumi sono cresciute del 2,2% anziché del 2% della prima revisione e questa performance è la migliore dal primo trimestre 2007. Nel periodo le scorte aziendali sono aumentate di un controvalore di 68,8 miliardi (rivisto da 63,2) mentre i profitti aziendali sono saliti dello 0,9% su base trimestrale (anziché dello 0,1%) e del 38,8% su base annua.
A pesare sul Pil è stato invece il forte aumento delle importazioni che nel trimestre sono aumentate del 33,5% (da 32,4%), il maggior rialzo dal 1984. Le esportazioni sono invece salite del 9,1% mentre l'inflazione é risultata invariata rispetto al trimestre precedente con un +1% per la componente core. Le attività edilizie infine sono crescite nel trimestre del 25,7% (anziché del 27,2%) mentre gli investimenti aziendali sono aumentati del 17,2%, rivisto da 17,6%.
Altra indicazione positiva arriva dall'indice Ism, che misura l'attività di business dell'area di New York, salito a 58,3 punti a settembre dai 55,6 punti del mese scorso. Si tratta del primo miglioramento da quattro mesi a questa parte. In progresso anche il sottoindice sull'occupazione passato da 50 a 53,3 mentre quello dei nuovi ordini é rimasto sostanzialmente stabile a 54,2 da 54,3. In aumento l'indicatore sui prezzi a 53,3 da 43,2 punti.
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione - annuncia il Dipartimento del Lavoro Usa - sono scese di 16mila unità a quota 453mila nella settimana al 25 settembre. La flessione supera in maniera decisa le attese degli economisti, che avevano stimato una flessione limitata di 5mila unità. Il dato della settimana precedente è stato rivisto da 465mila a 469mila. La media mobile delle ultime quattro settimane é scesa di 6.250 a 458mila.
Altro dato positivo e quello dell'indice Ism di Chicago, salito in settembre a 60,4 punti da 56,7 in agosto. Il dato é nettamente migliore delle attese degli analisti che si attendevano un ribasso. Nel mese la componente che misura l'occupazione é aumentata a 53 punti da 50 in agosto mentre l'indice dei prezzi pagati é balzato a 53,3 punti da 43,2 in agosto.