Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 06 ottobre 2010 alle ore 18:19.
Nel lungo periodo Basilea3 ridurrà le possibilità di una nuova crisi finanziaria, ma «riteniamo che nel medio periodo esso possa condurre a inevitabili costi macroeconomici». Il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, nel corso di un'audizione in commissione Attività produttive della Camera, ha messo in guardia da spinte al rialzo dei tassi che potrebbero derivare da interventi previsti dall'accordo.
Potranno in particolare pesare «i vincoli che le proposte di regolamentazione porranno sulle attività liquide e l'aumento di esse come quota del totale attivo é destinato a ridurre il rendimento dell'attivo dal momento che sulle attività liquide si generano ritorni molto elevati». Secondo elemento é «la necessità di approvvigionarsi di provvista a più lunga scadenza e quindi più stabile che determinerà, a parità di condizioni, un maggior costo di raccolta».
Le banche italiane sono contrarie «a nuove tasse "camuffate" da misure volte a stabilizzare i mercati bancari e finanziari». Mussari ha ricordato come il settore bancario italiano «non ha beneficiato di fondi pubblici per fronteggiare la crisi ed è soggetto a livelli di tassazione molto elevati, superiori a quelli dei propri rivali europei e internazionali». Per Mussari anche un'imposizione di una tassa solo a livello Ue «potrebbe peraltro generare svantaggi competitivi sui mercati internazionali».
«Le banche italiane condividono la necessità di avere un nuovo quadro di regole; Basilea3 non tiene però adeguatamente conto dei diversi modelli di business e delle vere cause che hanno scatenato la crisi finanziaria». Mussari ha sottolineato come «l'approccio estremamente rigoroso sul capitale e la scelta di far passare in secondo piano altre misure é penalizzante per le economie che fanno perno sulle banche per il loro finanziamento». Va tenuto nel debito conto, ha ammonito Mussari, quale sia il peso delle banche in Italia e in genere nell'Europa continentale, dove il canale bancario è preponderante rispetto al mercato nel finanziamento delle imprese. In ogni caso «le norme in via di approvazione sono frutto di grande rigore e il sistema bancario italiano é in grado di farvi fronte e rispettarle». Attenzione però, ha ammonito, che non avvenga come con Basilea2, che gli Stati Uniti ancora non l'hanno recepita: dev'essere davvero globale. (N.Co.)