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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2010 alle ore 09:14.
Il governo giapponese ha approvato oggi in linea di principio un piano di sostegno all'economia da 5050 miliardi di yen, circa 44 miliardi di euro. Secondo i calcoli del governo, il piano dovrebbe fornire all'economia nipponica, minacciata dalla deflazione, dal superyen e dal rallentamento dell'economia globale, una spinta pari a circa lo 0,6% del Pil (Prodotto interno lordo). All'inizio di settembre il primo ministro Naoto Kan aveva fatto approvare alla sua coalizione di centrosinistra un programma di sostegno del controvalore di 920 miliardi di yen, o circa 8 miliardi di euro.
Ora invece Kan ha deciso di alzare il tiro alla luce anche dell'ulteriore rafforzamento della divisa nazionale rispetto al dollaro (da settimane lo yen viaggia ai massimi degli ultimi 15 anni sul biglietto verde) uno sviluppo che rischia di pesare significativamente sull'andamento delle esportazioni giapponesi verso il principale mercato di sbocco. Si tratta di una nuovo intervento dopo l'azzeramento dei tassi di interesse deciso dalla Banca del Giappone e la decisione di vendere yen, per la prima dopo sei anni.
«Queste misure derivano da proposte che sono state presentate dalla coalizione di governo, ma anche dai partiti all'opposizione», ha dichiarato il primo ministro Kan secondo quanto riporta l'agenzia Kyodo. Sebbene al momento non siano stati resi noti i dettagli concreti del piano, si sa che questo verte su cinque punti principali: l'occupazione, la crescita economica, il sostegno sociale, l'economia regionale e la revisione delle leggi e delle regole che frenano lo sviluppo. Fra le misure che dovrebbero essere contenute nel piano una dovrebbe riguardare lo stanziamento di una somma consistente per consentire la diversificazione degli acquisti di metalli preziosi all'estero.
Al momento, il Giappone dipende strettamente dalla Cina per l'acquisto di questi minerali e date le recenti tensioni fra i due Paesi il governo di Tokyo ha deciso di allargare le sue fonti di approvvigionamento. Il piano dovrebbe inoltre contenere l'estensione di diverse misure di sostegno ai consumi dei privati varate nel corso della crisi e che stanno giungendo alla loro conclusione.
La Banca del Giappone azzera a sorpresa i tassi di interesse