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Finanza e Mercati Azioni

L'Ipo di Enel Green Power ai raggi x

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Questo articolo è stato pubblicato il 26 ottobre 2010 alle ore 07:42.

Ammontare della sottoscrizione
Le domande di adesione all'Offerta Pubblica da parte del pubblico indistinto e/o dagli azionisti Enel hanno come lotto minimo la quantità di 2.000 azioni, o suoi multipli. Ovvero, un lotto minimo maggiorato di 20.000 azioni o suoi multipli (fatto salvo quanto indicato nel prospetto informativo). Il pagamento delle azioni dovrà essere effettuato il 4 novembre 2010.

Attribuzione gratuita
Nel prospetto informativo si legge: «Agli assegnatari (pubblico indistinto e azionisti Enel) delle azioni che (ne) manterranno piena proprietà senza soluzioni di continuità per dodici mesi dalla data di pagamento di tali azioni (...) », spetterà l'attribuzione gratuita di un'azione ordinaria ogni venti , nell'ambito dell'Offerta pubblica. Esiste un tetto massimo per questa assegnazione a seconda di quale lotto si sceglie: (...)
in relazione al minimo maggiorato, il tetto massimo è di 2 lotti, cioè 40.000 azioni. È fino a tre lotti se questi sono "minimi", quindi fino a 6.000 azioni.

Azioni
L'offerta globale di vendita ha per oggetto massime 1.415.000.000 azioni poste in vendita da Enel.

Controllo
.
Enel Green Power (Egp) esercita la « (...) propria attività con autonomia gestionale (...)», si legge nel prospetto informativo. Tuttavia, «Egp continuerà ad essere controllata da Enel», che a sua volta è sotto l'egida del Ministero dell'Economia e delle Finanze (in Enel ha una quota diretta del 13,88% e una indiretta, tramite Cassa depositi e Prestiti, del 12,1 per cento). In questo scenario Enel: «(...) avrà il diritto di nominare la maggioranza dei membri del cda e potrà influenzare, tra l'altro, la politica dei dividendi e degli investimenti, la gestione in generale e condizionare le decisioni di Enel Green Power».

Dividendo
«La società -si legge nel prospetto informativo - intende perseguire una politica (...) con dividend pay out non inferiore al 30%».

Durata dell'Offerta globale di vendita
L'offerta pubblica ha avuto inizio alle 9.00 del 18 ottobre 2010 e terminerà alle 16.30 del 29 ottobre 2010. L'offerta istituzionale ha avuto inizio il 18 ottobre 2010 e terminerà il 29 ottobre 2010.

Incentivi alla produzione di energie rinnovabili
«Al 30 giugno 2010 -dice il prospetto informativo -, la percentuale di energia elettrica prodotta da Egp e soggetta ad incentivazione era pari al 35% (tenendo conto dell'acquisizione di Ecyr dal 1 aprile 2010). Tale percentuale è destinata ad essere incrementata (...) La parte di fatturato proveniente dall'incentivazione è pari, per l'esercizio 2009 e per il primo semestre 2010, rispettivamente al 24% e al 22% dei ricavi totali, inclusi effetti gestione rischio commodity (al netto di Enel.sì)». Il tema delle sovvenzioni rileva perché, soprattutto in periodo di crisi, il venire meno degli incentivi può influenzare la redditivà della produzione di energia. La società comunque sottolinea che: «La dipendenza da incentivi e sussidi alle rinnovabili è ridotta, essendo meno del 30% dei ricavi legati ad essi»

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Indebitamento di Egp
L'indebitamento finanziario netto era, al 30 giugno 2010, a 2,995 miliardi contro 5,345 miliardi del 31 dicembre 2009. L'abbattimento del debito è conseguenza di una ricapitalizzazione realizzata dalla controllante Enel. Al 30 giugno 2010, il debt to equity (cioè la posizione finanziaria netta sul patrimoni netto) «era a 0,4», contro «il 2,1 di fine 2009».

Va ricordato che Egp è una controllata di Enel. Questo può rendere la sua gestione del debito influenzata indirettamente da quella di Enel. «(...) Alla data del 30 giugno 2010 - scrive il prospetto informativo - il gruppo Enel ha un indebitamento netto di 55,8 miliardi di euro. (...) Al netto» dei crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine «l'indebitamento è di 53,9 miliardi». È utile ricordare che, all'interno dei Credit agreement 2007 e Credit aggrement 2009 (gli accordi per finanziare l'acquisto di Endesa, il cui debito residuo è di 6,9 miliardi) esiste una clausola «in base alla quale - scrive il prospetto informativo - l'importo aggregato netto dell'indebitamento finanziario delle società controllate da Enel», quindi anche Egp, «non deve eccedere» il 20% del totale attivo lordo consolidato alla data di stipula dei contratti fino al rimborso integrale delle linee erogate. «Al 30 giugno 2010, tale clausola - scrive la società -è ampiamente rispettata».

Multipli di mercato di Egp
All'interno della forchetta indicata (tra 1,8 e 2,1 euro), Egp indica i moltiplicatori di Enterprise value su Ebitda e il Price earning. Sul valore minimo indicato della forchetta, seoondo quanto scritto nel prospetto informativo, l'Ev/Ebitda 2009 è 9,2 mentre il P/e è 19,9. Sul valore massimo, l'Ev/Ebitda è 10,3 mentre il P/e è 23,2. Nel prospetto informativo vengono riportati, a livello puramente indicativo, i multipli di società concorrenti:
Iberdrola renovables - Ev/Ebitda 2009 11,6; P/e 27,7
Edp renovaveis - Ev/Ebitda 2009 11,8; P/e 31,7
Edf Energies Nuovelles - Ev/Ebitda 16,8 ; P/e 22,2
Sulla base di questi numeri alcuni analisti sottolineato che la società sarebbe a sconto rispetto ai competitor. «Premesso che il titolo è solido - sottolinea Sergio Pigoli, di Pigoli consulenza- , bisogna rilevare che i competitor considerati non hanno, al contrario di Egp, una presenza rilevante sull'idroelettrico, cioè un business con potenzialità di crescita minori rispetto ad altre fonti d'energia rinnovabili. I titoli dei competitor sono più volatili, ma possono considerarsi maggiormente titoli growth. Il che giustifica valutazioni più alte sui multipli».

Numeri di bilancio Enel green power
A fine del primo semestre 2010 i ricavi totali di Enel Green Power sono di 1,039 miliardi, con una crescita di 99 milioni (+10,5%) rispetto al primo semestre 2009. Un risultato cui contribuisce il consolidamento di Endesa Cogeneration y Renovables per 53 milioni; quindi, al netto dell'acquisizione l'incremento è di 46 milioni (+4,9%). Il Mol, a sua volta, è stato 651 milioni (stabile rispetto allo stesso periodo del 2009); in calo, invece, l'Ebit da 450 milioni a 415; mentre l'utile netto è stato di 253 milioni (+13,4%).

Enel green power, secondo quanto indicato dalla società, è presente in 16 paesi. Una situazione che la espone «a un basso rischio paese», scrive il gruppo. Inoltre il mix di composizione delle fonti energetiche ( 44% idroelettrico; 41% eolico; 13% geotermico e 2% di altro, compreso il solare), contribuisce «ad avere una bassa esposizione al rischio regolatorio e tecnologico». Il load factor, cioè il rapporto tra la produzione annua netta e la produzione teorica ottenibili in un anno, è stato nel primo semestre 2010 del 47% contro «il 26% di Iberdrola Renovables - scrive Enel Green Power- , il 29% di Edp renovaives e il 29% di Edf energies Nouvelles».

Offerta pubblica di vendita
L'Opv in Italia è un valore minimo di a zioni di 176.875.000, pari al 12,5% dell'Offerta globale, rivolta al pubblico indistinto in Italia, agli azionisti Enel e ai dipendenti Enel residenti in Italia. Oltre all'Offerta pubblica in Spagna (ammontare minimo di 35.375.000 azioni cioè il 2,5%), c'è l'Offerta rivolta agli investitori istituzionali (azioni massime di 1.202.750.00) pari all'85% dell'Offerta globale di vendita.

Opzione greenshoe
Prevista l'opzione per l'acquisto, al prezzo d'offerta di una quota d'azioni pari di circa il 15%, da parte degli investitori istituzionali nel caso di ecceso di domanda.

Pagamento delle azioni
Il pagamento delle azioni assegnate dovrà essere effettuato il 4 novembre 2010, presso il collocatore che ha ricevuto l'adesione, senza aggravio di commissioni o spese a carico dell'aderente.

Potenziale conflitto d'interesse
In trasparenza, come richiedono le norme sulla redazione del prospetto informativo, Egp indica che alcune banche (Banca Imi, Intesa San Paolo, Credit Suisse, Goldman Sachs e Barclays), facenti parte del Consorzio per l'Offerta istituzionale e dell'Offerta Pubblica, sono a vario titoli creditori di Enel. Visto che, secondo quanto indicato sempre dal prospetto, Enel vuole usare i proventi dell'Offerta anche per rimborsare o ridurre i debiti verso le banche, è segnalato il potenziale conflitto d'interesse.

Prezzo dell'Ipo
L'intervallo individuato da Enel sul prezzo è la forchetta compresa tar un minimo (non vincolante) di 1,8 e un massimo vincolante di 2,1 euro. Due livelli che valorizzano l'Ipo tra un minimo di 9 miliardi e un massimo di 10,5 miliardi. Se il prezzo di vendita finale sarà 2,1 euro e l'Enel, come indicato dal presidente Piero Gnudi, cederà fino al 33% di Egp l'incasso finale sarà pari a 3,46 miliardi. In questi giorni il mercato sta valutando quanto è disposto a pagare per la società di energie rinovabili. Il banco di prova non è tanto sugli istituzionali, che sembrano spingere per un prezzo sotto i 2 euro, quanto sul retail che è alle prese con la prima grande Ipo a Piazza Affari dopo la crisi. Se la domanda, come probabile, sarà elevata la società potrà usare questa argomentazione per resistere alle richieste degli investitori istituzionali.

Tasso di cambio
Nel primo semestre 2010, la quota di ricavi di Enel Green Power denominata in valute diverse dall'euro era del 20,7%, a fronte di una quota del 22,9% alla fine del 2009. Rispetto alla capacità installata, invece, lo spaccato geografico indica che il 50% è generata in Italia e in Europa; nell'area Iberia e America Latina è il 36% mentre il Nord America vale per il 14 per cento. In questa diversificazione geografica, rispetto alla produzione dei ricavi rileva il tasso di cambio tra le monete.

Nel prospetto informativo si legge: «Non si può escludere che future variazioni significative dei tassi di cambio - in particolare dell'euro nei confronti del dollaro e delle valute dei paesi dell'America latina - possano produrre effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'emittente e del gruppo». Così, Enel Green Power utilizza contratti derivati, in particolare forward, per coprirsi dal rischio cambio; di più: bilancia il cash flow, in entrata e in uscita, relativamente alle attività e passività denominate in valuta estera.

Va infine ricordato che, la valuta del bilancio consolidato è l'euro: ciò significa che, il persistere della debolezza soprattutto nei confronti del dollaro, può avere un impatto durante la conversione dei bilanci delle controllate estere.

Target industriali e finanziari al 2014
Dal 2010 al 2014 sono questi i target del piano industriale di Enel Green Power: passare da 5,7 Giga Watt a 9,2 di capacità installata; l'Ebidta che sale da 1,4 miliardi nel 2011 a 2,1 nel 2014; un capex (investimenti) , tra il 2010 e il 2014, di 5,2 miliardi.

Per un'analisi completa dell'IPo FARE SEMPRE RIFERIMENTO AL PROSPETTO INFORMATIVO

(L'articolo non costituisce in alcun modo sollecitazione all'investimento o al risparmio)


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