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Il cda di UniCredit nomina Nicastro direttore generale unico. Lascia il vice ceo Ermotti

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Questo articolo è stato pubblicato il 26 ottobre 2010 alle ore 18:44.

Alla fine l'hanno spuntata le fondazioni e Banca d'Italia. UniCredit, come annunciato, avrà un solo direttore generale e la scelta è caduta su Roberto Nicastro, il 46enne trentino responsabile del retail e dal 2007 vice di Alessandro Profumo, l'ex amministratore delegato.

Nicastro, ex vice ceo di Alessandro Profumo, dirigerà l'intero business di banca commerciale, che comprende i settori relativi alle Famiglie e Piccole e Medie Imprese e il Private Banking nonchè il Global Transaction Banking. Il consiglio, si legge in una nota, ha anche nominato Paolo Fiorentino direttore operativo (Chief Operating Officer) con responsabilità su IT, Back-office, Organizzazione, HR-Management e Identify & Communications.

Sergio Ermotti, altro vice ceo, ha convenuto di gestire ad interim il Corporate & Investment Banking (CIB), composto da Markets, Finance&Advisory, Financial Institutions Group, Leasing e Factoring, fino a quando non sarà nominato il suo successore al fine di assicurare una transizione graduale. «Il consiglio ha confermato l'importanza strategica della area CIB per UniCredit» si legge nel comunicato.

Proprio la probabile scontentezza del banchiere ticinese aveva spinto Ghizzoni a ipotizzare un doppio direttore generale, cercando di convincere anche la riluttante via nazionale, che aveva accettato chiedendo chiarezza nelle deleghe.

Il pressing delle fondazioni deve però aver avuto la meglio e le parole, ieri, di un finanziere di lungo corso come l'80enne Dino de Poli, dominus della trevigiana Cassamarca «mi sono già pronunciato per un solo direttore generale. sono troppi non solo due dg, ma anche i vice» -, sembravano annunciare proprio questa scelta. Anche il vicepresidente e numero uno della torinese Crt, Fabrizio Palenzona, pare sia stato tra i più influenti pro Nicastro come unico direttore generale.

A poco più di un mese dall'addio di Profumo, dunque, si completa il nuovo organigramma di Piazza Cordusio con la promozione degli ex vice del manager genovese che proprio grazie a lui sono entrati o hanno fatto carriera in UniCredit.

Bocconiano ed ex consulente Mc Kinsey, Roberto Nicastro era già stato battuto sul filo di lana da Federico Ghizzoni per la carica di amministratore delegato nonostante in molti lo dessero per favorito proprio grazie ai suoi buoni rapporti con gli azionisti italiani e all'esperienza sul territorio.

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Roberto Nicastro (foto Ansa)

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C'è stato un «consenso unanime» ed è stato «un Cda sereno» ha affermato un consigliere di UniCredit al termine della riunione. Lasciando piazza Cordusio dopo il consiglio di amministrazione il governatore Farhat Omar Bengdara ha ribadito che la Banca centrale libica non ha alcun collegamento con la Lia (Lybian Investment authority), né con il fondo degli Emirati Aabar, tutti soci di Unicredit.

«Rappresento - ha affermato - la Banca centrale libica, che non ha niente a che vedere con la Lia. È un soggetto distinto» ha detto tornando su una delle vicende che ha scatenato il terremoto ai vertici della banca culminato con l'addio di Alessandro Profumo.

Quanto ai presunti collegamenti con Aabar, ha affermato: «Non ci sono legami. Aabar e di Abu Dhabi e noi siamo più vicini come distanza all'Italia che agli Emirati Arabi Uniti. È un "non sense", non è vero».

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