Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 19 novembre 2010 alle ore 08:33.
Respinge le critiche e difende a la decisione della Fed di acquistare ulteriori titoli di stato per 600 miliardi di dollari. Il presidente della banca centrale americana, Ben Bernanke, spiega: le misure sono necessarie per sostenere la ripresa economica americana e, di conseguenza, quella mondiale. E questo perchè l'economia globale trae beneficio da una robusta crescita statunitense. Nel difendere la Fed e le sue decisioni che, dice il governatore, non sono responsabili per i flussi di capitali nelle economie emergenti.
Una tesi, questa, che nelle parole di Bernanke appare scontata ma che vista da chi non è statunitense è più difficile da digerire. Sono in molti, infatti, a far notare che l'allentamento quantitativo, unito ai tassi d'interesse a zero, è un arma molto potente per far scivolare le quotazioni del dollaro. E aiutare, così, l'export americano in un momento in cui i consumatori a stelle e strisce non sono più quella formidabile domanda aggregata (a debito) in grado di ingoriare tutta l'offerta della corporate america.
Trichet: dollaro forte molto importante
Gli stessi europei ne sanno qualcosa. Il presidente della Bce, oggi insieme a Bernanke in una tavola rotonda a Francoforte, ha risposto alle parole di Ben l' "Helicopter" in toni concilianti. Ma, in linea con quanto indicato da tempo, ha ribadidto che a vere un dollaro «forte e solido» é un elemento «molto importante».
Dal canto suo il direttore generale del Fmi, Strauss- Kahn, ha sottolineato, sempre a Francoforte, che l'Europa, ma anche le altre economie avanzate, devono «agire a sostegno della crescita pur a fronte di effetti collaterali».
Nessuna tregua per la guerra delle valute
Più in generale, tornando alle parole di Bernanke, il capo della Fed ha detto che «tassi di cambio sottovalutati possono a lungo termine ostacolare la ripresa» «Per le economia grandi e sistematicamente importanti con surplus forti, politiche di crescita basate solo sulle esportazioni - precisa - non possono avere successo se non viene presa in considerazione la crescita globale e la stabilità».
«Stabilità dei prezzi» via per la ripresa
Il «modo migliore» per sostenere il dollaro e sostenere la ripresa globale è quello di adottare politiche che «spingano l'economia americana in un contesto di stabilità dei prezzi» e la «stabilità dei prezzi» è uno degli obiettivi della Fed, osserva Bernanke, lasciando comunque trapelare come la banca centrale negli Stati Uniti non può fare tutto da sola: servirebbe - lascia intendere Bernanke - un'azione del Congresso a breve termine, soprattutto sul fronte dei conti pubblici.