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Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2010 alle ore 15:45.
Un'altra seduta negativa per le Borse dopo la debacle di ieri (bruciati 74 miliardi di euro in capitalizzazione con l'aumento degli spread tra i bond dei paesi periferici e il Bund tedesco). A Wall Street Dow Jones e Nasdaq cedono rispettivamente lo 0,42% e l'1,07%, mentre l'S&P500 cede lo 0,61%. Stesso andazzo in Europa dove il Cac40 di Parigi cede lo 0,73%, il FTSE 100 di Londra lo 0,13 per cento. Limita le perdite il Dax30 tedesco: -0,14 per cento. A Piazza Affari gli indici FTSE Mib perde l'1,08% mentre il FTSE IT All Share cede lo 0,97 per cento. Le vendite colpiscono soprattutto i finanziari con Fondiaria - Sai e Azimut che cedono rispettivamente il 5,6% e il 4%. Male anche Unicredit (-3,37%).
Nel pomeriggio gli indici europei hanno imboccato la strada del ribasso, risentendo del dato americano sui prezzi delle case S&P/Case-Shiller, saliti a settembre dello 0,6%, ben al di sotto di quanto si attendessero gli analisti. È invece passato inosservato l'indice Ism delle attività manifatturiere del distretto economico di Chicago, migliorato in novembre a 62,5 punti. I titoli che maggiormente hanno sofferto sono stati ancora una volta quelli delle banche: il sottoindice del comparto ha infatti accusato un calo dell'1,2%, il peggiore in Europa insieme a quello del settore assicurativo.
A Piazza Affari male i finanziari
A Piazza Affari le Unicredit hanno guidato i ribassi, chiudendo con un calo del 3,37%. Sono inoltre andate male le Intesa Sanpaolo (-1,8%) e le Ubi Banca (-1%). Se le Banca Mps hanno perso il 2,2%, le Bpm hanno lasciato sul parterre il 2,6% e le Banco Popolare lo 0,7%. Male anche le Mediobanca (-2,7%). Sono inoltre state colpite dalle vendite le Azimut (-4%), ma la maglia nera tra le società a maggiore capitalizzazione é andata a Fondiaria - Sai che ha accusato un tonfo del 5,6%, dopo i ribassi delle ultime settimane. Della galassia Ligresti le Premafin sono state vendute per gran parte della giornata, ma si sono risollevate sul finale mettendo a segno un progresso dell'1,3%. Le Milano Assicurazioni, invece, hanno registrato uno scivolone del 4,58%. Dal 29 ottobre, giorno dell'annuncio dell'ingresso di Groupama nel capitale della holding della famiglia Ligresti, le azioni di Premafin hanno lasciato sul parterre circa il 30% del loro valore, le Fonsai quasi il 40% e le Milano Assicurazioni il 34%. I titoli di Premafin e quelli di Fonsai risentono della prospettiva di aumento di capitale che avverrà nel primo semestre del 2010. Operazioni rispettivamente da 225,7 milioni e 460 milioni di euro.