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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2010 alle ore 11:20.
Il fabbisogno stimato di capitale delle banche italiane per adeguarsi alle nuove regole di Basilea 3 è di 40 miliardi al giugno 2010. La valutazione è della Banca d'Italia che sottolinea come si tratti «di un esercizio e non una di una previsione». Infatti, per calcolare il fabbisogno di capitale, sono state applicate le regole previste dal gennaio 2019 come se fossero in vigore già oggi.
Lo stesso direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni , ha detto che le banche italiane sono soggetti «solidi e in grado di sostenere l'impatto di applicazione delle nuove regole». Saccomani ha poi rivelato che la Banca d'Italia «rispetto alle iniziali valutazioni in questi ultimi mesi è riuscita a negoziare e ottenere un significativa attenuazione del rigore iniziale su alcune specificità nazionali come le imposte differite che valgono da sole 16 mld o le partecipazioni in aziende bancarie o assicurative».
L'impatto sulle banche del G20
Il calcolo di via Nazionale è contemporaneo a quello della Bank of international settlement: se le nuove regole di Basilea 3 fossero state applicate senza gradualità sin dalla fine del 2009, dice la Bis, avrebbero comportato un impatto di 600 miliardi di euro sulle banche del G20. (leggi il documento della Bis)