Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2011 alle ore 14:45.
Chrysler risorge. Contro ogni pronostico delle case automobilistiche rivali, «la più travagliata e la più piccola» delle Big Three si sta tirando su. «I necrologi erano prematuri», scrive il New York Times, ricordando che un anno fa si scommetteva su quanto sarebbe ancora durata. Invece, Chrysler sta guadagnando terreno grazie a un’offensiva di modelli nuovi, «in gran parte prodotti in collaborazione con Fiat». E il gruppo torinese aumenta automaticamente la sua quota in Chrysler dal 20% al 25%, avendo raggiunto il primo traguardo previsto dall’accordo di partnership benedetto dal governo Usa. L’exploit di Sergio Marchionne, Ceo di Chrysler e Fiat, è sotto i riflettori dell’Auto Show di Detroit e della stampa americana.
«Non mi hanno ancora chiesto: Sarà qui l’anno prossimo?», scherza Marchionne. Dopo avere stabilizzato le vendite l’anno scorso, nota il Nyt, Chrysler è nel mezzo di «un blitz di prodotti” che secondo i dirigenti dell’azienda e gli analisti industriali dovrebbe aiutarla a rimborsare i prestiti governativi e a riemergere quest’anno come società quotata.
Il Nyt sottolinea che finora la strada è stata difficile per Chrysler, che ha tardato a riprendersi rispetto a General Motors e Ford. Ma l’aggiunta di modelli nuovi e rinnovati ha contribuito a fare aumentare le vendite di Chrysler negli Stati Uniti del 16% nel 2010. “Ora, per la prima volta da parecchi anni, l’azienda appare in posizione per guadagnare quote di mercato”. A Detroit, Chrysler ha svelato la nuova versione della sua berlina “ammiraglia”, la Chrysler 300.
I nuovi sviluppi della partnership con Fiat hanno un titolo a parte sul Nyt: «La quota di Fiat in Chrysler sale al 25%», dopo che la casa italiana ha raggiunto uno dei tre traguardi fissati nell’accordo. Fiat ha ottenuto “automaticamente “ il 5% in più dopo che Chrysler ha avuto dal governo Usa il via libera per cominciare a produrre un motore a quattro cilindri per la nuova Fiat 500, a bassi consumi.
Fiat potrà salire al 35% fabbricando un veicolo Chrysler basato sulla tecnologia Fiat capace di fare almeno 40 miglia per gallone e vendendo modelli Chrysler attraverso la rete internazionale Fiat di dealer.