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Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2011 alle ore 11:15.
Il debito degli Stati Uniti è più alto di quello che si dice (di Vittorio Carlini)
Rally delle Borse europee che mettono a segno rialzi consistenti in una giornata segnata dal raffreddamento delle tensioni sui debiti sovrani, testimoniata dal buon andamento dell'asta dei titoli di stato portoghesi, molto attesa dal mercato. Milano e Madrid guidano i rialzi in Europa. Il FTSE Mib e il FTSE IT All Share guadagnano rispettivamente il 3,82% e il 3,20 per cento. Volata alla Borsa di Madrid dove l'indice Ibex 35 guadagna addirittura il 5,42%. Più contenuti i rialzi delle altre piazze europee con il Cac40 di Parigi che guadagna il 2,15%, il Dax30 l'1,83% e il Ftse100 di Londra in rialzo di mezzo punto percentuale. Wall Street dal canto suo si intona al buon andamento delle Borse europee mettendo a segno guadagni intorno allo 0,8 per cento.
Il listino americano è spinto anche dai buoni dati macro: oggi, infatti, è stato reso noto l'indice che misura il livello di ottimismo sull'economia locale, balzato a quota 51,9 e ben oltre la soglia dei 50, al di sotto della quale corrispondono livelli recessivi. Tra i singoli titoli si muove Jp Morgan (+1,9%) dopo che l'amministratore delegato Jamie Dimon ha reso noto che l'istituto potrebbe pagare un dividendo fra i 75 centesimi e un dollaro una volta superati gli stress test che la Federal Reserve sta conducendo sulle big bank degli Stati Uniti (e che dovrebbero essere resi noti in settimana).
Europa al galoppo
L'asta dei titoli di Stato in Portogallo è andata meglio delle attese della vigilia, con rendimenti in calo (dal 6,716% contro il 6,806% dell'asta di novembre). Vanno bene i titoli del credito spinti dall'ottimismo sul buon esito dell'asta di Lisbona e dalle parole del commissario europeo Olli Rehn su un ampliamento del fondo salva-stati. A ciò si aggiunge un report di Jp Morgan che preferisce nettamente le banche del Vecchio Continente a quelle americane. L'indice settoriale guadagna quasi il 5 per cento. Uno sprint che si fa sentire a Piazza Affari dove il peso dei bancari è consistente. In grande spolvero i big Intesa Sanpaolo e Unicredit che guadagnano rispettivamente il 10,29 e il 9,68 per cento. Bene anche Bpm (+8,62%) e Ubi (+8,3%). Buoni rialzi anche per Banco Popolare (+7%) che - secondo indiscrezioni - dovrebbe assegnare il dividendo anche a chi aderirà all'aumento di capitale. Lo scrive Il Sole 24 Ore. Secondo l'articolo, questa decisione interessa i sottoscrittori della ricapitalizzazione che, pur acquistando le azioni con valuta inizio febbraio 2011, incasseranno a maggio la cedola relativa all'esercizio 2011. Una novità di non poco conto dal momento che il Banco Popolare si appresta a raddoppiare il numero delle azioni in circolazione.