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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2011 alle ore 12:45.
Per la prima volta da molti mesi la Spagna, uno dei paesi ritenuti sotto pressione su finanze pubbliche e titoli di Stato, assiste a una attenuazione dei rendimenti dei titoli governativi durante un'asta di collocamento: un nuovo segnale rincuorante sulla moderazione delle tensioni che dallo scorso anno circondano i paesi periferici dell'area euro. Ben accolta anche l'asta a breve di titoli greci a tre mesi con rendimenti stabili rispetto alla precedente emissione (novembre) e una domanda cinque volte superiore all'offerta.
La doppia asta in Spagna
Il governo di Madrid ha collocato oggi con successo titoli di Stato a 12 e 18 mesi per un totale di 5,54 miliardi di euro, riuscendo a strappare rendimenti più bassi. La domanda ha nettamente superato l'offerta: l'ammontare delle richieste ha raggiunto 14 miliardi. È la prima volta da ottobre, ossia dai tempi del salvataggio dell'Irlanda, che per i titoli di Madrid si registra un calo dei tassi. Nel dettaglio, per la tranche a 12 mesi sono stati collocati bond per 4,5 miliardi con un rendimento medio del 2,947% contro il 3,449% della precedente asta di dicembre. La domanda ha superato di 2,15 volte l'offerta contro 2,23 volte dell' asta di dicembre. Per la tranche a 18 mesi sono stati piazzati bond per 1,0377 miliardi con un tasso medio del 3,367% contro il 3,721% dell'asta di dicembre. La domanda ha superato l'offerta di 4,11 volte (4,54 precedente).
Confronto con l'anno scorso e previsioni sul 2011
Nonostante il calo degli interessi in quest'asta, la Spagna paga 3,5 volte di più rispetto adun anno fa: il 14 gennaio 2010 il Tesoro collocò 4,5 miliardi di euro in "Letras" a 12 mesi con un rendimento dello 0,83 per cento. Dallo scorso giovedì la Spagna ha raccolto sul mercato 14,5 miliardi di euro, su un totale di 47,2 miliardi di emissioni previste per il 2011.
Ben accolta anche l'asta in Grecia
Si è chiusa con successo anche l'emissione di titoli di Stato greci a tre mesi per un controvalore di 650 milioni. I titoli sono stati collocati a un tasso del 4,1%, stabile rispetto all'ultima emissione di titoli analoghi, effettuata lo scorso 16 novembre. La domanda, sottolinea l'Agenzia greca del debito pubblico, è stata cinque volte superiore all'offerta e si è attestata a 2,49 miliardi.