Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2011 alle ore 09:04.
Moody's ha assegnato un rating provvisorio "AAA" al primo bond del Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF) atteso per la prossima settimana con un importo fra 3 e 5 miliardi di euro. Lo ha annunciato l'agenzia di rating. A poche ore di distanza l'agenzia di rating concorrente, Standard & Poor's, ha sollecitato gli Stati Uniti a varare un piano di riduzione del deficit. Altrimenti il rating potrebbe «essere messo sotto pressione».
Il primo bond del Fondo di stabilità finanziaria
L'emissione obbligazionaria è stimata intorno ai 27 miliardi di euro che saranno usati per finanziare il pacchetto di aiuti dell'Unione europea da 85 miliardi di euro per sostenere l'Irlanda e realizzare una riserva di emergenza.
Il Fondo europeo di stabilità finanziaria è garantito dai singoli governi dell'Unione europea. A questo fondo si affianca il Meccanismo europeo di stabilità che è, invece, garantito dal bilancio dell'Unione europeo e che a inizio mese ha lanciato un Eurobond da 5 miliardi di euro per finanziare l'Irlanda.
Va ricordato che l'eurobond del Meccanismo europeo di stabilità va distinto dal tanto auspicato Eurobond di Tremonti, che implica la creazione di un'Agenzia europea del debito a cui si è duramente opposta la Germania.
S&P mette sotto pressione il rating degli Stati Uniti
Spostandosi Oltreoceano un'altra agenzia di rating, Standard & Poor's, avverte gli Stati Uniti. Hanno bisogno di un «credibile piano» di riduzione del deficit: se il governo non lo presenterà a breve il rating americano potrebbe «essere messo sotto pressione».
Standard & Poor's - secondo quanto riporta l'Afp - sottolinea come l'outlook americano è stabile perché si suppone che «il governo presenti un piano credibile per raddrizzare la politica di bilancio al fine di consentire al debito di stabilizzarsi rispetto al pil e di ridursi nel medio termine» spiega il capo economista di Standard & Poor's, David Wyss. «Un default del Tesoro americano sul debito potrebbe provocare problemi finanziari ed economici considerevoli e duraturi. Non pensiamo - aggiunge Wyss - ci siano forti probabilità che comunque questo accada».