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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2012 alle ore 08:07.

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Dopo sei anni di trattative, le autorizzazioni per costruire un grande magazzino Ikea a Vecchiano (Siena) non sono mai arrivate e di conseguenza il progetto è stato abbandonato.

A Torino, è accaduta la stessa cosa, dopo che Ikea aveva investito circa 60 milioni di euro: il presidente della provincia, Antonio Saitta, ha respinto il progetto del gigante svedese per costruire un mega retail nel comune torinese di La Loggia, semplicemente perché si trattava di terreni agricoli che tali devono restare. E la Ue gli ha dato ragione. Anche perché l'Ikea ha rifiutato uno spazio nella zona industriale. Per un'Ikea che va, un altro gigante arriva che però è italiano, non a Torino ma sempre in Piemonte, a Santhià, nel vercellese. Il 20 aprile aprirà infatti il primo outlet italiano ed europeo del design, quello di alta gamma, Do.it , Design Outlet Italia, da un'idea di Mario Esposito, un esperto in questo settore e pronto a sfidare con prezzi eccellenti e qualità italiana al massimo livello su 35mila mq, l'Ikea. Anche all'estero. "Sarà il primo di altri outlet; il 20 apriranno 13mila mq di negozi e shop in shop in una splendida scenografia del made in Italy della casa-dichiara Esposito-a sostenere il progetto con un investimento di 40 milioni di euro, la Svim, 50% della famiglia Sandretto e 50% del Gruppo Bonsignore, su un progetto firmato da Pier Paolo Maggiora con Arata Isozaki, Zara Hadi e Liebrskid. Avremo 80 brand importanti, i più bei nomi del design italiano, ma anche spazi splendidi per iniziative ed eventi speciali. E subito saranno presente l'ecodesign e l'autoproduzione". Oltre ai 13mila mq di esposizione, altri 13mila per parcheggi e 7mila per spazi comuni in una zona molto ben servita da autostrade e strade e strategicamente scelta in modo che sia facilmente raggiungibile da acquirenti sia lombardi (45 minuti da Milano) sia piemontesi (30 km da Torino). Rispetto ai progetti iniziali, annunciati nel 2010, notevoli i cambiamenti, prima di tutto la scelta di debuttare non a Collonnella (Bari) ma nel Nord. Il Concept e lo sviluppo del progetto è la società Retail in Progress, di cui Esposito è presidente. Verranno garantiti, strizzando l'occhio ai più appassionati amanti del design italiano, gli stranieri, invii via terra, mare e aereo con consegne internazionali e pratiche import/export. Previsioni? "Un milione di potenziali acquirenti-risponde Esposito- e 8 milioni i residenti in un bacino di utenza nel raggio di 60 minuti".

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