Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 aprile 2012 alle ore 10:35.

My24

Né la celebre testata di Zidane ai mondiali 2006 né la crisi economico-finanziaria hanno incrinato il dinamismo delle imprese italiane nella vicina Francia.

Sono più di 2.700 le imprese italiane che operano oltralpe con oltre 100mila addetti. Dei 420 progetti di investimento registrati in Francia nel 2011, 46 sono stati portati da imprese italiane e consentiranno di mantenere o creare oltre 1.600 posti di lavoro, in base ai dati diffusi ieri, a Milano, dalla Afii, l'Agenzia francese per gli investimenti internazionali, in occasione della presentazione del suo Rapporto annuale. Un volume di scambi da 70 miliardi di euro l'anno, cresciuti del 7,7%, nel 2010, rispetto all'anno prima.

Le aziende italiane si collocano così al secondo posto europeo, dietro la Germania e al terzo al mondo – sorpassati solo anche dagli Usa – per il numero di progetti sviluppati in Francia. Due le regioni che accolgono più della metà dei progetti: l'Ile-de-France, in testa con il 37% dei progetti di origine italiana, e la regione del Rodano-Alpi che tallona con 20% di progetti "made in Italy".

Investitori, tuttavia, piuttosto "tradizionali", con un forte predominio della meccanica, della filiera automotive e della chimica per un totale del 31 per cento. Mentre le tipologie di investimento, nel 2011, come l'anno prima, si qualificano per l'alto numero di progetti di ampliamento di siti esistenti (54%) con un'attenzioneal potenziamento delle attività di ricerca e sviluppo. Segue la creazione di nuove filiali (28%). Mentre le acquisizioni di aziende francesi, soprattutto in difficoltà, restano un altro target di operazione che l'imprenditore italiano più degli altri investitori esteri (17% contro una media del 7).

«Le relazioni economiche tra i nostri due Paesi si confermano solide. La Francia investe molto in Italia, qualcuno dice anche troppo, ma è vero anche il contrario, le aziende italiane investono da noi», ha commentato l'ambasciatore di Francia, Alain Le Roy.

Mentre Giovanni Castellucci, Ad di Autostrade, ha spiegato il progetto in corso – ad altissimo contenuto tecnologico – vinto dalla società italiana tramite la controllata Ecomouv, per la fornitura e la gestione del sistema di telepedaggiamento satellitare obbligatorio per tutti i mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate in transito su una parte della rete stradale nazionale di circa 15mila km e dal valore complessivo di circa 3 miliardi di euro». L.Ca.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi